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Latina. Cdl, c'è l'accordo su Zaccheo. Ma tra An e Forza Italia sembra rottura definitiva a Sezze, Sabaudia e San Felice...

Ai microfoni di ParvapoliS con l'on. Silvano Moffa, commissario della federazione provinciale di Latina di Alleanza Nazionale. Ieri mattina si è tenuto, dopo numerosi rinvii, il tavolo tra i segretari dei partiti della Casa delle Libertà, per decidere sulle candidature nei Comuni che andranno al voto. Il primo dato politico da sottolineare è che l'accordo si è trovato finora solo su Latina, che vedrà Vincenzo Zaccheo, sindaco uscente di An, sostenuto da sette partiti della Cdl: An, Forza Italia, Udc, Azione Sociale, Nuovo Psi, Nuova Dc, Fiamma Tricolore. La sua presentazione ufficiale si terrà venerdì 30 marzo, mentre sabato 31 sarà inaugurato l'office point in viale XVIII dicembre n°62, in cui i cittadini potranno recarsi durante la campagna elettorale; un'iniziativa a cura dell'associazione "Latina nel cuore", costituita da professionisti vicini alla linea politica del sindaco. Su Sabaudia la rottura è definitiva: dopo la candidatura di Alessandro Maracchioni (assessore provinciale alle Politiche Scolastiche) da parte di Forza Italia e Azione Sociale, An ha ufficializzato ieri la candidatura del proprio sindaco uscente, Salvatore Schintu. Moffa non ha rinunciato a dare delle stoccate agli alleati: «Qualcuno ha tirato troppo la corda anticipando i tempi e questo in politica non si fa». La decisione non mancherà di provocare polemiche proprio nella stessa An, dato che il primo cittadino fu sfiduciato anche da consiglieri comunali del partito di Gianfranco Fini. Moffa però è stato chiaro: «Chi non rispetta le decisioni, può accomodarsi alla porta». I problemi tra gli alleati della Cdl non si fermano però a Sabaudia: il commissario di An ha infatti annunciato che il partito sta valutando candidature autonome anche su Sezze, dove Forza Italia e Azione Sociale hanno già candidato Serafino Di Palma, e su Gaeta. Nebulosa la situazione anche per San Felice, dove è ormai certo che Giuseppe Schiboni non potrà ricandidarsi. Moffa ha chiarito che «stiamo lavorando affinché la Cdl sia rilanciata, recuperata e ridefinita. Siamo disponibili a lavorare per questo, ma non si ricostruisce stabilendo un principio in base al quale i partiti non hanno pari dignità». Il commissario di An si è detto possibilista anche per l'assessorato provinciale richiesto da Azione Sociale: «Abbiamo riconosciuto sia il ruolo del partito di Alessandra Mussolini, sia quello della Nuova Dc e ci sono quindi le possibilità per un allargamento della Cdl. Per quanto riguarda i modi di questo allargamento, valuteranno poi i livelli istituzionali». «Su Latina - ha dichiarato Moffa ai microfoni di ParvapoliS - non era mai stata in discussione la candidatura di Zaccheo, si trattava di mettere a punto la strategia che ci vedrà parlare all'elettorato per raccontare le cose fatte e per impostare la linea politica amministrativa dei prossimi anni. Per Latina si annunciano scelte importanti per rilanciarla come punto di riferimento di tutto il territorio della regione Lazio: questo era l'argomento principale, su cui la messa a punto era necessaria. Nel territorio provinciale ci sono poi altre situazioni diverse, ma non bisogna farne un dramma. In alcune situazioni i localismi sono superiori alle logiche politiche, anche di coesione. Ne abbiamo preso responsabilmente atto e - senza strapparci i capelli - abbiamo deciso per quanto ci riguarda di candidare a Sabaudia Salvatore Schintu e stiamo valutando di presentarci con un nostro candidato sia a Sezze che a Gaeta». Alcuni esponenti del partito a Sabaudia non sono però concordi con la candidatura di Schintu. Come risolverà la questione? «Quando sono stato inviato qui a fare il commissario dal presidente Gianfranco Fini ho avuto il mandato di esperire ogni tentativo per ricercare grande coesione all'interno del partito. È evidente però che ci sono momenti in cui bisogna prendere delle decisioni e queste vanno rispettate. Chi immagina di poter articolare percorsi al di fuori delle decisioni che il partito assume, si pone fuori da Alleanza Nazionale».

Andrea Apruzzese

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