Venerdì 02/05/2025 
Parvapolis
categorie
Home page
Appuntamenti
Cronaca
Cultura
Economia
Politica
Sport


Parvapolis >> Cultura

Latina. Giornalismo, Marco Travaglio ci spiega cos'è. «Oggi, quando va bene, c'è solo uno scambio di opinioni. Niente fatti nudi e greggi...»

Ai microfoni di ParvapoliS con Marco Travaglio, a Latina per la presentazione del suo ultimo libro, "La scomparsa dei fatti". Qual è lo stato del giornalismo italiano? «Vorrei avvalermi della facoltà di non rispondere... È una situazione imbarazzante: un Paese dove i fatti si riescono a far sparire con una facilità come quella italiana è un Paese che non può essere orgoglioso della sua informazione. C'è di meglio, in giro. Noi siamo l'unico Paese del mondo che fa le guerre e le chiama "missioni di pace" e questo mi sembra dica tutto: se si riesce a chiamare le cose con il nome del loro contrario vuol dire che siamo entrati in un romanzo di George Orwell oppure siamo malmessi». Colpa dei giornalisti o colpa dei poteri forti? «Colpa dei poteri forti che hanno istituito un sistema che premia i giornalisti servi ed è anche colpa dei giornalisti che di indole proprio non sarebbero servi, ma che non oppongono nessuna resistenza». Un rimedio? «Ce ne sono tantissimi. La cosa più scandalosa è l'occupazione dei partiti in Rai e quindi il rimedio più immediato e più urgente è quello di strappare i partiti fuori dalla Rai, possibilmente con le mani alzate in segno di resa. Ma è un sogno più che una proposta». Questo per la Rai, ma per la carta stampata? «Quello avrebbe delle ottime ricadute anche sulla carta stampata, perché i suoi giornalisti imitano la televisione. Stabilire quindi un'incompatibilità totale tra chi fa politica e chi fa televisione potrebbe essere un ottimo strumento. La carta stampata ancora qualche notizia la dà, quindi mi concentrerei in questo momento di più sulla televisione». Nel corso del suo intervento in una sala conferenze del Palacultura gremita di pubblico, soprattutto giovane, Marco Travaglio non si è risparmiato, attaccando in particolare politica e giornalismo. «In Italia - ha affermato - mancano ormai il giornalismo di cronaca, di inchiesta e di analisi. Come esempio, pensate a quando, negli incidenti fuori dello stadio di Catania, è stato ucciso un poliziotto: i giornali erano pieni di commenti di decine di persone, ma vi sfido a trovare un pezzo di cronaca che raccontasse come si erano svolti i fatti. Manca ormai la regola base del giornalismo, il chi ha fatto che cosa, quando, dove e come: è colpa della televisione, per la quale potrebbe essere anche comprensibile, ma purtroppo i giornali copiano la televisione. Un esempio positivo è quello di Sky Tg, che, in maniera simile all'Ansa, con un giornalismo scarno, dà le notizie evitando i commenti. È carente però anche il giornalismo di analisi, come un articolo che spieghi i termini della questione: sopravvive ormai solo lo scambio di opinioni».

Andrea Apruzzese

 Riproduci il filmato oppure procedi con il download.

PocketPC visualization by Panservice