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Latina. Storie da bar. Gianluca Campagna presenta l'originale iniziativa firmata ego. «Allargheremo la cosa a tutti i Caffé della provincia»

Ai microfoni di ParvapoliS con Gianluca Campagna. Ieri hai presentato la tua ultima fatica da editore, "Storie da Bar", un agile volumetto che racchiude dodici racconti brevi, la cui sfida era quella di raccogliere storie di vita in un massimo di cinquemila battute. Come è nata questa idea? «L'idea è nata parlando con Roberto Renzini, titolare del Caffè degli Artisti, per indire un premio di narrativa breve che confluisse poi in un instant-book, un'antologia tascabile. Il progetto è stato presentato dall'assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Latina Giovanni Di Giorgi, che è stato felice di poter dare il proprio contributo all'iniziativa. La cosa sorprendente è stata che, partendo in sordina, il premio ha visto confluire in redazione tantissimi scritti. Oggi il risultato è sotto gli occhi di tutti, con questo tascabile che si può trovare presso il Caffè degli Artisti. Al momento solo in questo bar, perché questo è un progetto pilota, ma non escludiamo che a dicembre di quest'anno, con la seconda edizione, il progetto possa essere allargato a tutti i caffè della provincia di Latina». Quali sono le particolarità emerse dai racconti? «Non ce ne sono tantissime, nel senso che gli scrittori, dovendosi cimentare con un racconto di breve respiro, e dovendo essere confinati, nel raccontare le loro storie, all'interno di un ambiente circoscritto come quello di un bar, hanno cercato di giocare molto sui doppi sensi e sugli equivoci». Quali sono gli autori? «Ne troviamo più di qualcuno che è già noto. Diverse sono infatti le penne note del giornalismo presenti nell'antologia. Mi piace ricordare il racconto di Giovanni Del Giaccio, forse il migliore a mio modesto parere, nonché quello di Roberta Colazingari e quello di Michele Marangon, molto disincantato, proprio come è il suo personaggio».

Andrea Apruzzese