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Latina. Mi faccio le pipe. Con una p. Fornelli in radica, bocchini in ambra, sono accessori fondamentali per l'uso e l'esercizio della filosofia
C'è un famoso detto che recita: «Chi sa fa, chi non sa insegna, chi non sa insegnare
dirige. Chi non sa neanche dirigere, fa il politico e governa».
Tutti vogliono fare i politici, non perché lo si ritenga dotto ma perché c'è
questa percezione che il politico imbarchi soldi a secchi senza fare un cavolo
da mattina a sera. Si deve giusto fare il mazzo durante la campagna elettorale,
ma poi per una legislatura intera se ne parte per le Tremiti. È come
quando mi dicono: "Che bello fare il filosofo, è risalassante". Come se
la filosofia fosse una professione e il suo esercizio consistesse nel guardare
le stelle in serena e rassegnata contemplazione. Io in genere rispondo:
"È rilassante, sì. Ma non sai che fatica per accendermi la pipa". Loro
sorridono ma mi sa che la sottile presa per il culo non la colgono mai.
Che poi a me le pipe piacciono sul serio. Mo c'è una collezione pure in edicola.
C'è questa prima uscita che dicono che è la pipa di Van Gogh. Cioè, non è che è
proprio la sua, quella che fumava lui. Ti pare? La Peruzzo doveva fare una tiratura
di una copia e l'esemplare unico dovevo avere il culo di comprarlo in edicola proprio io.
A sette euro. Manco la Croce Rossa. No, è un'imitazione di un modello piuttosto classico, dalla linea
armoniosa, vivacizzato da un cannello bicolore. C'è un elegante
bocchino dotato d'innesto a forma biconica. Quando si sparò sul petto,
il 27 luglio del 1890 si dice che il fratello lo raggiunse a casa. Vincent
era a letto, ma stava seduto. Fumava. Teneva fra i denti una di quelle pipe
di granturco con cui, più di una volta, aveva animato i suoi ritratti.
La prossima pipa si chiama Hemingway. È laccata, elegante, flessuosa, con due cerchi
incisi alla sommità del fornello. Loro dicono che queste pipe sono concepite
come oggetti da collezione e destinate a essere esposte, ma sono comunque utilizzabili.
Ci sono cinque fori alla base del fornello che assicurerebbero, dicono, il flusso del fumo.
Io non credo che si possa fumare. Cioè, a fumare una volta la fumi. Ma poi la prendi
e la butti. Come la pulisci?
Per arrivare alla base del fornello la pipa la devi praticamente smontare.
Io a distruggere sono buono, è a ripristinare la configurazione iniziale che avrei
qualche problema. Ma le pipe sono belle. Oltre la Hemingway ho visto che ne uscirà
una in radica col volto di Garibaldi. Un'altra, bellissima, di produzione turca,
con schiuma di mare e bocchino in ambra. Per cui ho deciso. Guarderò le stelle
in serena e rassegnata contemplazione. E me le compro tutte. Mi faccio le pipe. Con una p.
Mauro Cascio
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