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Latina. Geronimo Stilton, la polemica. Paolo Incollingo: «Non volevo alzare un polverone. Ho grandissimo rispetto per chi lavora. Però...»
Utilizzo queste pagine per rispondere sia alla lettera sia all'invito giunto a me ed alla mia famiglia da parte del sig. Maietti, vicepresidente della associazione LatinArte, ad assistere allo spettacolo in questione.
Devo premettere che il mio scritto era rivolto al Dirigente Scolastico della scuola "Don Milani", frequentata dalle mie figlie. Al dirigente, infatti, rivolgevo le mie perplessità sull'aver seguito una procedura che trovo quanto meno singolare. Molte sono le iniziative che vengono proposte alle scuole, ma non per questo gli alunni sono chiamati a partecipare, se non dopo che le stesse sono state proposte dal collegio dei docenti, discusse dal consiglio di classe e ratificate dal Consiglio di Istituto. Infatti quando la scuola propone ai propri alunni di partecipare ad una manifestazione teatrale lo fa se questa è inserita in un contesto didattico. Lo dico proprio perché conosco il duro lavoro di molte compagnie teatrali che con molta serietà presentano i loro lavori all'inizio dell'anno scolastico e, naturalmente, non a tutte la scuola può dire di sì. Personalmente siamo sempre stati favorevoli a tali proposte, quando ne siamo venuti a conoscenza. Mia moglie, che firma con me, è rappresentante dei genitori nel consiglio di classe e conosciamo personalmente alcuni componenti del consiglio di istituto che non sapevano di tale iniziativa.
Naturalmente nulla abbiamo in contrario che a Latina si svolgano iniziative teatrali come lo show di Geronimo Stilton, o come il musical delle Winx. Certo avendo tre bambine piccole dobbiamo scegliere (anche per un fatto economico) spettacoli adatti alla loro crescita, in base alla loro età, alle loro inclinazioni e al contenuto degli spettacoli stessi. Questa volta, però, l'avviso scritto martedì sul quadernino delle nostre figlie di tempo per scegliere e di informazioni su cui basare la nostra scelta ce n'ha dato ben poco: avremmo dovuto esprime la nostra edesione allo spettacolo di Stilton (in un caso c'era semplicemente scritto che ci sarebbe stato "uno spettacolo teatrale") con un Si o un No (e in caso affermativo consegnare i soldi alle bambine) per il giorno successivo Mercoledì, ultimo giorno prima delle vacanze pasquali. E' questo che volevo dire con l'espressione "tirato per i capelli". Quando è la maestra che avvisa gli alunni della possibilità di andare a vedere uno spettacolo, invece di rimanere in classe, e quando addirittura per le classi è stato fatto girare il pupazzo di Geronimo Stilton che saluta i bambini e dice loro "ci vediamo allo spettacolo...", pensate davvero che i bambini possano essere "liberi" di scegliere e i genitori liberi di esprimere senza difficoltà un eventuale rifiuto? Tirati per i capelli non è forse l'espressione giusta?
So che esistono moltissimi bambini che volentieri leggono i libri di Geronimo Stilton e sono veramente entusiasti all'idea di vedere il suo spettacolo. Ma non per questo lo spettacolo deve essere passato come un'attività della scuola; così come non sono passati come tali quello delle Winx, né quello del Fantabosco (dell'anno scorso e di due anni fa), né quello del Circo, ai quali possiamo attribuire un altrettanto valore socio-culturale.
La scuola poteva limitarsi a comunicare questa possibilità, sottolineando magari l'impegno di quanti hanno consentito che lo spettacolo si svolgesse a Latina a un prezzo "di favore", lasciando che, però, tale iniziativa avesse luogo fuori dall'orario scolastico. Se invece dobbiamo pensare che questo sia un progetto della scuola, doveva allora seguire, come negli altri casi, le procedure previste, dando ai genitori il tempo di informarsi e decidere.
E qui, per concludere, racconto il mio disperato tentativo di informarmi sullo spettacolo. Vi assicuro che su Internet non ci sono notizie sul contenuto dello Show al di là della solita frase sulle "puzze" di cui ho già scritto. Posso immaginare che lo spettacolo sia adatto ai bambini ma nulla, nulla di più. Quando si presenta uno spettacolo ai bambini della scuola, viene fornita anche una scheda sul contenuto... ma in questo caso?
Non volevo iniziare una polemica con gli organizzatori dello show e con quanti, giustamente, lavorano affinché lo spettacolo sia visto dai loro diretti destinatari, ovvero i bambini. Se questo è stato involontariamente il risultato me ne scuso sinceramente.
Vi ringrazio dell'invito che rivolgete a me e alla mia famiglia di vedere la prima dello spettacolo, debbo però rinunciarvi per impegni già presi. D'ora in avanti, se vorrete, sarà il caso che il nostro scambio di idee prosegua per vie private, visto che, ribadisco, da parte mia non c'è e non c'è stata voglia di fare polemica.
Ringrazio da ultimo la redazione di ParvapoliS per aver ospitato i miei scritti.
Paolo Incollingo, Elvira Parrocchia
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