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Latina. Lista unitaria, lettera aperta di Domenico Di Resta. «È un'idea che qualcuno ha messo in soffitta con considerazioni sbagliate»
Cari amici,
siamo ormai alla fase finale della formazione delle liste per il rinnovo del Consiglio comunale di Latina.
Eppure ritengo utile ancora in queste ore riflettere sulla opportunità, secondo me la necessità, di dar vita ad una lista unitaria dell’Ulivo per la ormai prossima scadenza elettorale.
Questa esigenza è stata avanzata dal mio partito ufficialmente e anche da me personalmente più volte sollecitata senza che ci sia stata l’opportunità di avviare una seria e convincente riflessione comune.
Essa è stata liquidata frettolosamente sulla base di una considerazione ( “alle elezioni comunali più candidati portano più voti” ) che è stata assunta come ovvia e scontata, ma che a mio avviso tale non è.
Né sul piano elettorale ( tutte le ultime elezioni ci hanno dimostrato il contrario) né soprattutto su quello politico.
Credo in generale, e tanto più in questa occasione, che la competizione elettorale comunale in una grande città come Latina non possa ridursi essenzialmente alla capacità elettorale dei singoli candidati.
Tanto più in questa occasione in cui è in gioco davvero una partita di fondo per il futuro di Latina.
Se è vero che il tema è quale risposta dare alla chiusura un ciclo di governo del centro destra, di cui il clamoroso fallimento al Comune di Latina è la manifestazione emblematica, allora per vincere e aprire una fase nuova occorre non solo avere un candidato a Sindaco credibile come noi abbiamo con Maurizio Mansutti e una larga coalizione, ma anche e anzitutto una proposta politica innovativa e un soggetto politico forte ed autorevole, capace di dare credibilità e sicurezza ad un’alternativa di governo della città.
Dobbiamo rispondere alle esigenze di un elettorato che vuole cambiare ma che in assenza di progetti credibili ed innovativi potrebbe ridursi a mandare qualche messaggio di protesta, a affidarsi a facce nuove dentro il vecchio quadro politico, a rifornirsi, seppur comprando prodotti un po’ diversi dal passato, al mercato delle cento salse di centro destra che le prossime elezioni ci propongono.
Infine mi pare che davvero andando separati lanceremmo un messaggio politico incomprensibile.
Ci siamo presentati insieme in quasi tutte le tornate elettorali degli ultimi anni e ora, dopo lo svolgimento dei congressi nazionali dei nostri partiti che sanciranno la volontà di aprire la fase costituente per la costruzione, entro il 2008, del nuovo Partito Democratico presenteremo liste separate, dicendo però che poi faremo il gruppo unico?
Mi pare che siamo di fronte ad un politicismo spinto ed incomprensibile.
La mia preoccupazione, e purtroppo in vari casi la constatazione di un dato di realtà, è che così facendo perderemo il contributo di tanti che non si impegneranno direttamente in campagna elettorale con una loro candidatura perché non intendono farlo in nessuna delle attuali formazioni eppure sarebbero disponibili a farlo nella prospettiva di un grande progetto unitario come quello dell’Ulivo.
Peraltro a Latina la lista dell’Ulivo ha grandi potenzialità, che vanno anche oltre quelle già acquisite sul piano nazionale.
La posizione favorevole alla prospettiva del Partito Democratico assunta da ampie forze dell’area socialista e di matrice laico repubblicana, da associazioni e singole personalità della società civile ci dicono della possibilità di fare una volta tanto di Latina un laboratorio positivo per la costruzione dell’Ulivo concepito come processo aperto, capace di mobilitare le nostre forze ma mettendo in campo anche e soprattutto nuove energie.
La lista dell’Ulivo può ambire ad essere la prima forza della città e ciò rappresenterebbe davvero una svolta politica e contribuirebbe all’affermazione del nostro candidato a Sindaco.
Cari amici, so che i tempi per la riflessioni e della decisione sono ormai assai stretti, ma so anche che in politica non ci sono tempi scaduti se non quelli riferibili alle nostre volontà e alle nostre responsabilità.
Elisabetta Rizzo
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