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Latina. 25 aprile, la festa di tutti gli italiani. Mauro Cattacin: «Non vanno più solleticati gli odi o rinfocolate vecchie faide di paese»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Mauro Cattacin, candidato consigliere
comunale della lista L'altra Latina (candidato a sindaco Luigi Gallo).
Ci siamo lasciati alle spalle una serie manifestazioni
per il 25 aprile un po' provocatorie, un po' eccessive...
«Dovrebbe essere la festa dell'uomo, non una festa becera,
antica in cui festeggia una parte degli italiani. La società si è evoluta,
il mondo si è evoluto, si è evoluto anche l'essere umano. Non credo
ci sia bisogno di solleticare vecchi rancori o rinfocolare vecchie
faide di paese». O diventa la festa di tutti gli italiani, o si toglie
di mezzo e a Latina festeggiamo san Marco... «Dovrebbe essere la festa
di una riflessione. Il concetto di libertà deve oggi essere svincolato
da un partito o da un'idea politica che oltretutto oggi è superata dalla
storia e dalla stessa attualità». Queste piccole manifestazioni
finiscono per essere una strumentalizzazione politica?
«Assolutamente sì. Sono pericolose perché tendono a rallentare la coscienza
del singolo. Si fa sempre e solo un richiamo all'immediato dopoguerra, bisogna
cominciare a ragionare in termini diversi. Ci siamo evoluti. Oggi ci sono
nuove necessità e nuovi valori, bisogna vedere in che direzione vanno.
Questo per studiare anche le libertà personali rispetto ad una società moderna».
Diana A. Harja
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