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Sezze. Microcredito. Lidano Lucidi, Identità setina: «Ci davano degli allucinati. Ora in Regione il progetto viene presentato in pompa magna»

“La finanza etica e il microcredito sono solo belle parole e non possono essere applicate. Gli esponenti di Identità Setina si stanno riempiendo la bocca di paroloni tecnici che resteranno però campati in aria. Non è nulla di concreto solo fumo negli occhi degli elettori”. Questo il commento o il dubbio manifestato ma neppure troppo celatamente da parte di alcuni esponenti politici. A qualche mese di distanza dalla nostra proposta apprendiamo che la Regione Lazio nella giornata del 19 aprile ha presentato in pompa magna lo strumento del microcredito. Testualmente dal sito della Regione si legge: “Una novità assoluta per la Regione Lazio e anche per il panorama nazionale: 3 milioni e 500mila euro di fondi regionali per combattere la povertà e l’esclusione sociale. Il microcredito si rivolge a persone che hanno bisogno di crediti di emergenza per spese non preventivate di prima necessità, piccole imprese che operano in settori in cui sono diffuse l’economia sommersa e l’usura, collettività finanziarie, detenuti ed ex detenuti.” La proposta della finanza etica appare dalle gerarchie regionali, quindi perfettamente applicabile in qualunque realtà territoriale, anche come da noi proposto a Sezze. Qualche altro commento negativo sempre in materia di microcredito era stato quello inerente il tasso d’interesse da noi ipotizzato equivalente allo 0%. Ancora convinti che il tasso zero sia applicabile attraverso una convenzione (essendo un microcredito l’intervento comunale sul tasso non causa fallimento dell’ente) anche il tasso dell’1% non si allontanerebbe dallo spirito per cui abbiamo avanzato tale proposta. Il giudizio su tale circostanza ovviamente è affidato al candidato sindaco Lidano Lucidi: “Pur non appartenendo a nessuna filiera politica ed istituzionale, pur non appartenendo a nessun partito, ma avendo solo la pretesa di contribuire a migliorare la vita dei cittadini facendo leva sui progetti ed i programmi fondati sul lavoro e l’esperienza quotidiana, invitiamo tutti i cittadini di Sezze a riflettere come non sia solo il partito garanzia di buon governo ma anche l’iniziativa di persone motivate. Con questo sia chiaro non vogliamo dire di essere bravi o arrivati, ma solo che ci auspichiamo che vengano messe a tacere le voci che vedono i nostri propositi come irrealizzabili, o troppo difficili da applicare a Sezze. Quando l’idea è buona e c’è la volontà di farlo, allora si possono realizzare grandi cose, anche quello che per i più sembra irrealizzabile, da qualunque parte la proposta meritevole provenga e venga realizzata. Non viviamo nel paese dei balocchi ma in un paese dormitorio da qualche decennio. La mancanza di opportunità di lavoro e crescita sociale spingono troppo spesso i genitori ad invitare i propri figli a lasciare Sezze. Il nostro impegno vuole proprio evitare questo, vogliamo che i sezzesi lascino Sezze non per necessità ma solo per scelta. Il microcredito e la finanza etica rappresentano solo uno dei passi da noi proposti in questo difficile ma non impossibile cammino”.

Diana A. Harja


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