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Latina. Da liberali si può. Giovanni Monterubbiano butta il cuore oltre l'ostacolo: «Avremo un buon risultato». Ma è già importante esistere
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Giovanni Monterubbiano, segretario
comunale del PLI. Una novità: il partito liberale a Latina finalmente c'è...
«Sì, proveremo ad affermare i principi liberali, il rispetto per la legalità
e la dignità della persona, rompendo i gruppi di potere che attualmente
gestiscono questa città. Abbiamo deciso così di appoggiare Fabrizio Cirilli
che può rappresentare la novità e il cambiamento». Da chi è composta la lista?
«Dai giovani, dalle forze imprenditoriali e industriali, da chi viene
dalla bonifica, dal lavoro, è stato un lavoro durissimo durato due anni. E oggi
ci crediamo. Siamo qui per vivere una città verde, libera, socialmente condivisa
e sicura». A Latina cosa c'è da fare? Quali sono le emergenze?
«La legalità, io penso. Che è motivo di sconforto nell'elettorato comume.
Sicuramente poi le infistrastrutture. Sorridiamo quando sentiamo dire da Zaccheo
che bisogna completare opere inesistenti. Il centrosinistra ha sbagliato
poi nella questione della discarica. Per cui penso a Borgo Montello prenderemo molti voti».
Cirilli, Zaccheo e Mansutti a parte, che dire degli altri candidati sindaco Gallo, Cappelletti,
Catani, Flamini e Mantovani? «È importante il dialogo. Insieme si costruisce la città.
Ed è nobile questo volere uscire dagli schemi e dai partiti tradizionali.
Io credo che con Fabrizio Cirilli daremo un segnale forte in questo senso».
Mauro Cascio
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