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Terracina. Mossi da una passione per l'uomo e il suo destino. Nasce l'Associazione culturale Enzo Mariani. Debutto col libro di Di Mario
Fa il suo ingresso ufficiale nella vita pubblica di Terracina l'Associazione Culturale “Enzo MARIANI”. L’atto con il quale la neocostituita associazione si è presentata alla comunità cittadina è un evento al quale in questi giorni hanno dato risonanza anche organi di stampa e di informazione nazionale, ossia la presentazione del libro ”L'attualità di Aldo MORO negli scritti giornalistici (1937-1978)” di Antonello Di Mario, giornalista e Responsabile dell’Ufficio Stampa della UILM Nazionale. All’incontro, promosso dall’Associazione stessa, hanno partecipato anche Agnese Moro, figlia del compianto statista, ed il Direttore di Lazio TV , Egidio Fia, che ha coordinato l’incontro.
Ma che cos’è l’Associazione Culturale Enzo Mariani e quali finalità essa si prefigge? Come ha chiarito nel saluto introduttivo Agostino Pernarella, che di questa associazione è uno dei promotori e soci fondatori, questa associazione “rappresenta la modalità storica concreta con cui un gruppo di amici legati da una passione comune per Terracina e per l'esistenza delle persone che in essa vivono, ha deciso di rendersi presente nell'ambiente cittadino con il proposito di contribuire ad attivare, o per meglio dire, a riattivare, un confronto tra i diversi attori della vita politica, sociale ed economica locale su temi che costituiscono la stoffa stessa della nostra esistenza quotidiana (la qualità della convivenza civile, il lavoro, la solidarietà tra le persone, la ricerca del bene comune, il futuro che vogliamo per noi e per i nostri figli, etc), ma sui quali spesso manca proprio l'opportunità, e sempre più spesso anche la disponibilità, per soffermarsi e riflettere. Con il risultato che il confronto delle idee, delle identità e delle culture nella nostra città assomiglia sempre di più ad uno stagno opaco ed immobile.Ecco, in questo stagno vogliamo lanciare il sasso di qualche provocazione: occasioni di dibattito e di riflessione come quella di stasera, che ci aiutino a recuperare il gusto di un confronto su “che cosa abbiamo veramente a cuore”.
“Quello che ci muove - ha poi precisato Pernarella - è una passione per l'uomo e per il suo destino, che nasce dall'esperienza di incontro con una realtà, quella del Cristianesimo, all’interno della quale la nostra stessa umanità, innanzitutto, si è sentita accolta, presa sul serio fino in fondo ed amata. È solo per la grazia di un tale incontro, che persone assolutamente normali e piccole come noi, non esenti certo da errori e peccati, persone semplici come lo era Enzo Mariani, possono avere sul reale, uno sguardo capace di un’ampiezza di orizzonte e di una positività ultima per loro umanamente neanche immaginabili. Come nani sulle spalle di un gigante.”
“È con un simile sguardo che desideriamo osservare, interrogarci, riflettere e confrontarci sulle urgenze e sui problemi di cui è imbastita la trama normale della vita. E desideriamo farlo con tutti, anche con chi non condivide la nostra identità, ma non rinuncia a chiedersi, mentre affronta gli impegni di studio o di lavoro di ogni giorno, per cosa in definitiva tutti noi siamo fatti e a cosa servono veramente la politica, l’economia, l’arte, la letteratura, l’impegno civile, etc.”. “Contribuire, a partire da quello che siamo - ha infine sottolineato Pernarella - e attraverso il confronto con chiunque altro, a ridestare una passione per ciò che è vero, buono, bello e utile per la nostra esistenza: è per tale via che vogliamo contribuire a rendere più piena, più attenta, più umana, più carica di speranza e di creatività costruttiva anche la convivenza civile all'interno della nostra città.”
Rita Bittarelli
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