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Latina. Gestione dei rifiuti, il pasticcio si complica. Giuseppe Pannone: «Fino ad oggi il Comune ha avuto un ruolo da piccola comparsa»
La saga della LatinAmbiente si colora di un altro inquietante capitolo. Scrive Giuseppe Pannone: «Nominato presidente un ex onorevole e vicesindaco, maratoneta dei percorsi in procura, si conferma la gestione surreale di un servizio essenziale per la città, intorno alla quale girano milioni di euro.
Il capolista di uno dei partiti della CdL è colui che dovrà dirigere la società che gestisce il servizio dei rifiuti. È noto che il comune di Latina è titolare del 51% delle quote di LatinAmbiente ed ha, oltre la funzione di socio, quella di controllore. Fino ad oggi l’amministrazione ha svolto un ruolo di mera comparsa, e, soprattutto, ha dimenticato di effettuare ogni e qualsiasi controllo sulla gestione del sistema rifiuti, omettendo finanche di nominare gli organi di trasparenza stabiliti dai contratti e dalle convenzioni, evitando di farsi consegnare i documenti contabili (bilancio, piano economico finanziario, elenco degli utenti, controllo delle evasioni, etc.). La logica sarebbe che finalmente venga indicato un personaggio super partes e competente, in grado di svolgere le funzioni di indirizzo e controllo. Al contrario viene nominato il vicesindaco di quello stesso ente responsabile dei mancati controlli.
Quella stessa persona vuole diventare anche consigliere comunale: la sfacciataggine non ha confini.
Termini come incompatibilità e dignità sono del tutto estranei a questi personaggi, interessati a concentrare su se stessi nomine e cariche con ricche remunerazioni (d’altronde Acqualatina insegna!).
Questo personaggio farebbe bene a rinunciare alla sua candidatura (che di fatto sarebbe solo per favorire il primo dei non eletti) perché se non ineleggibile è almeno incompatibile. Farebbe bene anche a rinunciare alla neo presidenza, non prima, però, di aver fatto un’altra passeggiata in Procura (stavolta utilmente) per consegnare copia dei bilanci e, in particolare, dei documenti di incasso relativi alle bollette TIA del 2006 con indicazione degli atti con cui tali bollette sono state elaborate.
Si farebbe un servizio alla città ed un po’ di chiarezza».
Andrea Apruzzese
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