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Latina. Bilancio, tutto regolare. Vincenzo Zaccheo: «Questa la risposta del Ministero degli Interni e degli organismi nazionali di controllo...»
Ai microfoni di ParvapoliS con il sindaco di Latina, Vincenzo Zaccheo. Lei ha definito "sano" il Bilancio del Comune di Latina. Su quali elementi basa la sua certezza?
«Il ministero degli Interni ci ha risposto che il Bilancio era legittimo così come era stato predisposto; abbiamo inoltre interpellato organismi di controllo a livello nazionale, ci siamo rivolti agli uffici giuridici della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, i quali sono stati in perfetta sintonia con la impostazione del nostro Bilancio. Il punto era se debiti pregressi dovessero essere pagati con mutuo o con spese correnti. Per cinque anni sono stati pagati con mutuo perché cinque anni fa il Consiglio comunale, all'unanimità, decise che così doveva essere pagata la transazione di un debito idrico mai iscritto nei bilanci dal 1983 al 1989. Il debito non onorato nell'83-89 di 13 miliardi di vecchie lire, con gli interessi maturati era arrivato a 26 miliardi. Se nel 2001 l'amministrazione comunale avesse dovuto pagare per intero quel debito, sarebbe stato il dissesto finanziario. Da lì la scelta del Consiglio comunale di rateizzare la transazione, attraverso l'accensione di un mutuo che è stato onorato per cinque anni. Il mutuo viene inoltre erogato dalla Cassa Depositi e Prestiti che ha severi organismi interni di controllo e la Cassa per cinque anni ha erogato il mutuo per pagare i debiti degli anni Ottanta».
L'opposizione ha anche detto che nel Bilancio non erano state inserite le voci di bilancio delle società partecipate.
«Come avete visto i bilanci delle società partecipate sono nel Bilancio. I revisori dei conti hanno espresso un parere favorevole sulla legittimità dell'atto contabile stesso. Il richiamo della Corte dei Conti è in generale sulla "finanza creativa" degli Enti Locali, non riferito al Comune di Latina che ha dimostrato di avere i bilanci in regola e soprattutto di avere liquidità di cassa».
Altra accusa, le entrate gonfiate.
«La Corte dei Conti questo rilievo non ce lo fa proprio, non abbiamo né gonfiato le entrate, né diminuite le uscite».
Quali sono i punti principali del Bilancio di previsione 2007 approvato venerdì a maggioranza dal Consiglio comunale?
«L'abbattimento dell'Ici, della tassa sulle insegne, un particolare interesse per l'ampliamento delle scuole della nostra città: sono state tante le voci che sono state inserite e che qualificano il nostro bilancio. Ad esempio, attraverso un finanziamento che erogherà all'Asl il Comune di Latina, potremo avere una Tac a 128 strati, l'unica del genere nel Lazio, per l'ospedale di Latina. Un'attenzione quindi per il mondo sociale, e socio-sanitario in generale, per i nostri anziani e per i nostri giovani. Credo che sia un Bilancio di cui non si è voluto discutere proprio per nascondere che aveva delle cose molto buone, che dovevano essere evidenziate».
Il parere di congruità emesso dal ministero degli Interni-Direzione centrale finanza locale, fa riferimento all'art. 194, comma 1, lettera a, del Testo Unico sugli Enti Locali (Tuel) ed in particolare spiega che la transazione tra il Comune e la Regione trova la sua origine nel decreto ingiuntivo, emesso prima dell'8 novembre 2001, data di entrata in vigore della modifica del titolo V della Costituzione, cosa che rende possibile il ricorso al mutuo. Venerdì pomeriggio il Consiglio comunale ha approvato a maggioranza il Bilancio di previsione per il 2007 ma l'opposizione di centro sinistra ha annunciato ricorsi al Tar ed insieme al consigliere Fabio Cirilli, ex An, ora indipendente, e fino a tre settimane fa presidente della commissione Bilancio, lo ha definito "illegittimo". Critiche seguite ai rilievi contenuti nella relazione della Corte dei Conti, tra cui l'utilizzo di mutui per ripagare il debito idrico contratto nei confronti della Regione Lazio nei decenni passati. Ora, "in via cautelativa" (come ha dichiarato il sindaco Zaccheo), l'importo annuo di 929mila euro è stato inserito tra le spese correnti, come richiesto dalla magistratura contabile, con una mozione approvata a maggioranza venerdì in Consiglio.
Andrea Apruzzese
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