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Latina. Rifondazione Comunista: dal rosso al rosa. Rita Ricci: «Un nuovo modo di fare politica, con energie nuove ed una maggiore vitalità»
Il Partito della Rifondazione Comunista ha presentato ieri pomeriggio, presso la sede del circolo di Latina “Rosario La Noce”, la lista per le amministrative 2007, con Maurizio Mansutti sindaco.
L’atmosfera propizia di un pomeriggio domenicale ha contribuito all’incontro a tema “Rifondazione con tè”.
L’appuntamento è stato organizzato per presentare i componenti della lista, per condividere il programma della campagna elettorale, per parlare di una ”Città desiderabile” e delle iniziative intraprese.
Una lista di genere, con una forte presenza di donne.
La candidata Rita Ricci con soddisfazione sostiene la peculiarità della lista che apre alla passione e all’equilibrio come approccio alla realtà che ci circonda e alle problematiche della vita quotidiana.
La stessa, in qualità di capolista, ha presentato i candidati presenti: insieme alle donne anche giovani universitari, operai, impiegati e professionisti.
Negli interventi tante proposte e intenti comuni per tentare di risolvere i problemi con la sensibilità e l’apporto della propria esperienza.
21 le donne in lista, provenienti da svariati settori lavorativi e riunite col preciso intento che non si parli dell’altra metà del cielo, delle battaglie per la parità, della questione femminile e delle quote rosa ma che si arrivi a non dover più parlare di differenze di genere.
Consapevoli che ancora troppi sono i diritti negati ma che bisogna cambiare rotta e non seguire solo la via legislativa per sottolineare il ruolo fondamentale delle donne nella società. Quindi estendere e rendere pratico quanto ha affermato il Presidente della Repubblica in occasione dell’8 marzo 2007 “Fin dai primi gradi del sistema di istruzione è indispensabile un impegno collettivo fortissimo di educazione al rispetto della donna, alla cultura della non violenza, al principio di parità.”
Perché c’è la consapevolezza che il problema della discriminazione o meglio della “debolezza” della presenza nel mondo del lavoro, nell'ambito sociale e politico dipendono, allo stato attuale, ancora da fattori culturali più che da carenze legislative.
“La scelta di una lista a metà non è casuale”, dice Rita Ricci “ma rappresenta una nuova fase del fare politica con energie nuove e maggiore vitalità in modo da smuovere l’immobilismo politico e attraverso il confronto attivo cercare di coinvolgere il più possibile i cittadini in un dibattito che possa essere costruttivo per tutti”.
E soprattutto, quindi, non solo dire ma fare perché le donne non debbano avere voce in politica solo per concessione delle quote rosa.
In questa direzione, anche l’incontro pubblico con Franco Giordano, il 16 maggio prossimo.
Elisabetta Rizzo
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