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Roma. Macbeth al Gione. Francesco Brachetti: «Ho voluto evidenziare i temi dell'ambizione, del vuoto, della solitudine...»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Francesco Branchetti e Fabio Traversa. Interessante adattamento del ‘Macbeth’ shakespeariano al Teatro Ghione, in via delle Fornaci 37 a Roma, fino al 13 maggio. “La mia intenzione era quella di fare un Macbeth integrale ed attuale” svela Francesco Branchetti, che impersona proprio il ruolo di Macbeth ed è il regista “Non c’era la necessità di stravolgerlo e di farlo svolgere, ad esempio, ai mercati generali o ai quartieri periferici di Hong Kong. Ho voluto evidenziare i temi dell’ambizione, del vuoto, della solitudine, della novità di valori che oggi vengono spodestati da valori più attraenti.” Hai dato un taglio al Macbeth molto fisico ed aggressivo, con gran dispendio della voce… “Ho voluto fare un Macbeth tra virgolette medievale, per cui anche fisico, certo non un intellettuale. Un uomo normale che affronta le vicissitudini della vita. Anche la lettura dello spettacolo è molto classica, con l’ausilio delle luci e delle musiche ricrea un’atmosfera buia e cupa come lo è a volte lo spirito umano insieme alla civiltà, ciò traspare anche nel testo.” Fabio Traversa, il simpatico attore lanciato da Nanni Moretti con ‘Io sono un autarchico’ ed ‘Ecce Bombo’, nonché da Carlo Verdone in ‘Compagni di scuola’, interpreta Banco. Il tuo è un personaggio significativo…“Sicuramente, perché Banco, condottiero come Macbeth, nutre nei suoi confronti un’amicizia profonda, vera, cameratesca. Lui capisce subito il baratro in cui sta precipitando Macbeth, ma a differenza dell’amico lui sa di avere una coscienza salda ed una fede pura e potrebbe denunciarlo quando lui è preda del delirio del delitto, ma non lo fa: una grande amicizia. più forte della giustizia.
Mauro Cascio
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