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Latina. Elezioni, il bus a chiamata. Antonio Flamini: «Si tratta di un mezzo di trasporto che in Svizzera è in funzione già dal 1995»
Il candidato a sindaco di Latina per la Democrazia Cristiana, Antonio Flamini, prosegue nell’illustrazione dei suoi quattro punti di innovazione per la città.
«Come ho già avuto modo di dire, ai mass media e ai cittadini, non si tratta di programmi faraonici difficilmente realizzabili. Si tratta di progetti che possono essere concretizzati attraverso l’utilizzo di poche risorse finanziarie e che, al contrario di quello che questa amministrazione ci ha abituato, possono portare dei reali vantaggi per la cittadinanza».
Dopo il progetto di allargare a tutto il territorio cittadino il WiFi, adesso Flamini illustra il ‘Bus a chiamata’. Un sistema innovativo che potrebbe aiutare a migliorare il servizio dei trasporti urbani senza aumentare la spesa per il Comune.
«Si tratta di un mezzo di trasporto utilizzato sin dal 1995 in Svizzera. A Cremona verrà utilizzato il prossimo 28 Novembre. Non è che un piccolo bus da otto, quindici posti, che prevalerà il richiedente del servizio davanti alla porta di casa per condurlo fino alla destinazione desiderata. Non ha orari fissi, né itinerari prestabiliti. Sarà sufficiente una telefonata ad un numero gratuito e il bus a chiamata sarà a vostra disposizione. Il costo della tariffa? Sarà lievemente superiore di quella che attualmente viene applicata per il tradizionale servizio di trasporto».
Un progetto che lo staff di Flamini a messo a punto fin nei minimi dettagli.
«Ogni corsa dovrà essere prenotata con anticipo e, preferibilmente, il giorno prima. Potrà anche essere effettuata a nome di più persone, che magari si ritrovano a fare lo stesso tragitto. Chiaramente sarà anche possibile prenotare uno o più viaggi durante la stessa giornata. Il Bus a Chiamata sarà in grado di garantire nuovi collegamenti con maggiore flessibilità rispetto al servizio tradizionale e permetterà di essere collegati, di più e con maggiore qualità rispetto ad oggi, con i nostri Borghi».
Andrea Apruzzese
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