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Latina. Coraggio laico. Andrea Rivera: «Dissi che la chiesa ha negato i funerali a Welby ma non a Pinochet o Franco. Non mi hanno mai risposto»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Andrea Rivera, uno dei conduttori del concertone
del primo maggio. Quello che ha mandato su tutte le furie il Vaticano e l'Osservatore
Romano. Oltre Tevere non c'è mai stato il senso della misura e sono apparse
addirittura "terroristiche" delle banali constatazioni.
"Non sopporto che il Vaticano abbia rifiutato i funerali di Welby. Invece non è stato
così per Pinochet, per Franco e per uno della banda della Magliana". Il Vaticano
non si è nemmeno degnato di rispondere nel merito. Ti ha solo scomunicato. Perché?
«Chiedilo a loro». Ma dire sul palco quello che si pensa è così scandaloso?
«Credo che poi alla gente le cambi la vita. Però torna a casa e ci pensa su.
E magari dopo contro certe cose combatte con più forza». La chiesa cattolica
ha paura della parola? Ha paura che le grandi masse riescano ad aprire un po' la mente
e a svincolarsi da certe oppressioni? «Io ho fatto un commento, una critica.
Tutto qua». Ma questi si sono arrabbiati... «Hanno paura. Le critiche fanno
paura a tutti. Quando un attore legge una critica su un giornale, no? Però
magari fa autocritica. Io leggo un giornale e mi domando: dove ho sbagliato?
Mica attacco». Che cos'è per te la libertà di coscienza? «Provarci con te».
Scherzi a parte... «Mettersi in gioco». E tu ti metti in gioco sempre?
«Sì». Il compromesso che cos'è? «Non l'ho mai conosciuto». Mai sentito dire?
«Sì, ne ho sentito parlare ma non l'ho mai incontrato». Oggi la politica è prona
alle credenze religiose? «Non lo so, ma è ora di finirla di giocare coi voti dei cattolici
in nome delle riforme etiche. Il politico deve avere la coscienza libera da quello
che eventualmente fa la domenica. Poi, noi parliamo sempre di chiesa cattolica,
perché ce l'abbiamo in Italia. Ma ci sarà un politico islamico? Che ne so, io spero
che ci sia». È importante l'ironia? «Si rimorchia tantissimo». Hai la corte?
«La satira è importante non solo per fare denunce, ma per creare una dialettica,
non uno scontro. Un libero pensiero». Da oggi in poi come sarà Andrea Rivera?
«Così».
Elisabetta Rizzo
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