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Latina. L'idea socialista in Comune. Giovanni Faticoni: «In quindici anni il centrodestra ha saputo fare troppo poco per lo sviluppo della città»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Giovanni Faticoni, candidato per lo Sdi-Rosa nel Pugno nelle liste dei Democratici di Sinistra, con Maurizio Mansutti. Come mai questa scelta? «Per motivi politici la Rosa nel Pugno non ci è stata consegnata, quindi ci siamo presentati solo col nostro simbolo. È una cosa che dispiace. Mansutti è il nostro candidato, un uomo che può rappresentare una svolta in questa città dove per quindici annisiamo stati sempre battuti per ko tecnico. Oggi abbiamo la speranza almeno di un ballottaggio». Ed è la prima volta che la sinistra va unita e che appoggia un solo candidato... «E questo è foriero di buoni presagi. L'altra volta avevamo 3 o 4 sindaci e i voti si sono dispersi. Questa volta è andata bene, ma potevamo fare meglio. Per esempio fare un'unica lista dell'Unione. Non è stato possibile, la Margherita ritiene che così possa prendere più voti». Veniamo al programma, cosa c'è ancora da fare per la città? «Noi abbiamo sposato il programma del sindaco. L'edilizia residenziale, sono quindici anni che non si assegnano il terreno. I giovani sono stati dimenticati, non ci sono spazi aperti, o luoghi di incontro. La città ha bisogno di tante cose. Le infrastrutture stanno a zero. L'Intermodale è ferma. Le Terme sono ferme. La Metropolitana non so se e quando si farà. Il Corridoio Tirrenico non è stato fatto. In quindici anni è stato fatto molto poco».

Diana A. Harja