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Latina. Più attenzione al sociale. Luigi Boffa: «Il lavoro per tutti deve tornare ad essere la priorità. Azioni per i più anziani e per i giovani»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Luigi Boffa, candidato consigliere per Azione Sociale
con Alessandra Mussolini, come mai la decisione di candidarsi e perché col sindaco Zaccheo?
«La Mussolini mi ha spinto a entrare in gioco personalmente per poter esprimere e potere
realizzare tutto ciò che io penso. In comunione con le direttive del partito». Partito
che ha avuto momenti di grande indecisione prima di appoggiare Zaccheo. «L'indecisione
non è stata nostra, erano momenti di grande incertezza, direi una vera e propria bagarre,
all'interno della CdL». Perché questi malumori sono nati secondo lei, qualcosa di forte
e grave può essere rimproverato al sindaco uscente? «Da cittadino e da elettore passivo dico:
no. Io sono contento e mi vanto di averlo votato la volta precedente». Ma torniamo a lei,
ci sintetizzi il suo programma in punti chiave. «Il candidato Boffa non può prescidenre
dal programma di Azione Sociale, con una grande attenzione per il sociale.
La prima problematica sociale è sicuramente il lavoro. Il lavoro è la prima libertà.
Ripresa del lavoro significa rimboccarsi le maniche e ricominciare, oltre che provvedere
ad uno snellimento delle procedure burocratiche. Poi non dobbiamo
dimenticarci le categorie più deboli: la terza età e i giovani».
Snellire la burocrazia sembra un'impresa titanica. Ci risponda da avvocato: secondo lei
è davvero possibile? «Ho un'idea ed è quella che attualmente ci sono due interessi
contrapposti. Il nostro interesse da professionisti è quello di avere più pratiche
possibili in una giornata. Quello che io vedo dall'altra parte è quello di arrivare alle
14 o di timbrare il cartellino per tornare a casa. I dipendenti della pubblica amministrazione
devono cooperare per la tutela di diritti anche propri». Un messaggio agli elettori, perché
la devono votare? «Qui entra una questione etica dell'elettore. Luigi Boffa è nuovo.
E vuole realizzare tutto ciò che si è proposto. Nelle sue umili possibilità è ferma
la sua volontà di mettere in campo il programma del partito e della CdL».
Diana A. Harja
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