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Latina. Elezioni, il rush finale. Fassino mette le mani avanti: «Sbagliato dare letture politiche a quanto accadrà domenica e lunedì»

Davanti alle Telecamere di ParvapoliS con Piero Fassino, segretario nazionale dei Ds, a Latina per sostenere la candidatura di Maurizio Mansutti a sindaco di Latina. È stata una giornata difficile per il ministro Visco, accusato dal "Giornale" di ingerenze sulla Guardia di Finanza nell'affare Unipol-Bnl. Berlusconi e la Casa delle Libertà ne hanno chiesto le dimissioni. Come rispondete? «Si tratta di una vergognosa campagna di linciaggio fatta dal "Giornale", che è lo stesso quotidiano che in questi anni ha sviluppato analoghe campagne di aggressione - come su Telekom Serbia, su Mitrokhin, sulla Sme - contro i dirigenti del centro sinistra. Credo che qualsiasi persona che abbia il senso della misura e della civiltà dovrebbe sottrarsi alla tentazione di usare strumentalmente una campagna di pura aggressione politica come quella». Una grande occasione per il centro sinistra a Latina, a sostegno del candidato Maurizio Mansutti. «Queste elezioni amministrative sono importanti perché si tratta di eleggere i sindaci, non sono elezioni in cui si voti per il governo o contro il governo come dicono Prodi e Fini, perché così si ingannano gli elettori, che sanno benissimo che il 27 e 28 maggio non si voterà per decidere chi deve guidare il Paese. In ogni città ci presentiamo con candidati forti, credibili e con tutte le condizioni per raccogliere un vasto consenso». Sarà possibile per Mansutti sfatare una tradizione notoriamente di destra del capoluogo pontino? «In questi decenni di vita democratica noi abbiamo ottenuto vittorie elettorali e raccolto consensi anche in zone dove inizialmente c'erano prevalenti consensi a destra. Noi ci rivolgiamo a tutti gli elettori, non abbiamo pregiudizio verso nessuno e chiediamo un voto per eleggere un buon sindaco. A chi ci dice "Io preferisco Fini e Berlusconi a Prodi", noi rispondiamo che domenica non si tratta di scegliere tra Prodi e Berlusconi, ma si tratta di scegliere tra chi è il miglior sindaco di Latina e il miglior sindaco di Latina è quello che proponiamo noi». Per quanto riguarda il centro sinistra, il futuro è nel Partito Democratico? «Sarà una grande forza riformista, progressista, capace di raccogliere un grande consenso elettorale. Un consenso che abbiamo già dimostrato di poter raccogliere con l'Ulivo, che, ogni volta che si è presentato agli elettori, ha superato con grande facilità il 30 per cento dei consensi del Paese. Noi vogliamo dar vita ad una grande forza che guidi un centro sinistra largo, maggioritario, in grado di guidare l'Italia in una fase di grandi trasformazioni, di grandi riforme, di grandi innovazioni». Nel corso del suo intervento in piazza del Popolo, Fassino ha ieri sera puntato sui temi della sicurezza, definita «né di destra, né di sinistra, ma dipendente da come un territorio viene governato». Il governo del territorio per il segretario Ds passa anche attraverso un Piano regolatore, «che dia delle regole». Attenzione anche per i giovani e le politiche a loro rivolte, affinché «abbiano nella città in cui vivono le opportunità professionali».

Andrea Apruzzese

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