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Latina. Elezioni, i commenti. Antonio Pennacchi: «Dovremmo mettere un muro a Terracina. Quelli di Fondi qui devono venire col passaporto».
E al sindaco della "giunta smontante": «Ma tornatene a cantare Sapore di Sale»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Antonio Pennacchi, scrittore, autore, tra l'altro
del Fasciocomunista (Mondadori), il romanzo da cui è tratto "Mio fratello è figlio unico"
con Scamarcio. Una riflessione su questa campagna elettorale in scadenza: che tipo
di valutazione dà? «Non ho capito la domanda, che tipo di valutazione devo dare?».
La comunicazione, i programmi. «Ma perché c'è stata comunicazione di programmi in questa
campagna elettorale? Io ho visto solo facce da cazzo in giro sui muri. Ma programmi
non se ne sono visti, se non qualcosa in alcuni schieramenti: il Prg di Cappelletti,
alcune cose in Cirilli e poi Mansutti. Ma dalla parte della giunta smontante che programmi
ci stanno? L'unico programma è: avanti col sacco come allora». Solo proclami?
«Ma che se po' fa' campagna elettorale a canta' Sapore de Sale? E la gente ti vota?
Io non dico che un politico debba fare la lotta ai mulini al vento, ma almeno a quello
di Piattella sì». E porto e aeroporto? «Non mischiate porto e aeroporto. Per fare un porto
di quella maniera ci vorranno i capitali di Marte e di Plutone messi assieme. L'aeroporto
sta già là, non è che c'è granché da fare. C'è solo fa fare cambiare opinione ai militari.
Il sindaco, quando aveva lui la filiera di governo, non ci ha mai pensato ad andare
a chiamare i ministri. Mansutti ha chiamato Rutelli che si è impegnato. Quindi l'aeroporto
si può fare, è già là, gli aerei già volano. Che le petroliere arrivano al porto a me pare
un altro sogno, una illusione. Nel contempo qua non si pensa a fare una casa popolare.
Qui sono 15 anni che non si costruisce una casa popolare». In compenso la Curia è bella
grossa... «Esattamente. La Curia, o i parcheggi sotto piazza del popolo o sotto san Marco.
Ma abbiate pazienza, perché mi devo incazzare, io faccio lo scrittore, che mi frega a me?
Cittadini di Latina, vi volete continuare a fare fregare come vi pare a voi, e fate come
vi pare. E poi scusate: ma a Latina chi deve comandare? Il popolo di Latina. No uno di Fondi
e uno di Formia. Da come si stanno a mette le cose Zaccheo deve prega' Dio che perde,
perché lui sta meglio se perde che se vince. Perché se vince fa il sindaco per finta.
Con quei condizionamenti e quei ricatti, se vince Zaccheo comandano quello di Formia
e di Fondi: Forte e Fazzone. Fazzone è di Fondi? E comandasse a Fondi. No che viene a comanda'
a Latina. Ma così coglioni dobbiamo essere che ci facciamo comandare da uno di Fondi e da uno
di Formia?». Lei ha mai pensato di comandare? «No, io scrivo. E non voglio comandare.
Io sono per la democrazia. Votiamo. Ma votiamo uno di Latina. No che votiamo uno di Latina
per fare il sindaco per finta e poi chi comanda è Fazzone da Fondi. Noi dobbiamo fare il
muro a Terracina. Quando quelli di Fondi o di Formia vogliono venire qua devono presentarsi
col passaporto».
Elisabetta Rizzo
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