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Latina. Non solo Guybrush. Ovvero come mettere una pezza a una serie incredibile di dimenticanze sui giochi che ti hanno cambiato la vita

Che poi a me questa cosa delle liste lascia sempre insoddisfatto. Metti i videogiochi che ho citato appena sette giorni fa. Nelle intenzioni dovevano essere i più rappresentativi. Li rileggo oggi e non mi sento rappresentato affatto. Mi sembra di aver dimenticato tutto. Cappero, ma non ho detto di quel gioco col Commodore 64 ambientato a Washington che tu eri un cannoncino e dovevi sparare agli ufo che ti volevano distruggere il cupolone. Era il mio videogioco preferito. Assieme a Frogger, la rana che doveva attraversare la strada e poi doveva saltare sui tronchi nel fiume. Aveva casa in culo alla luna, insomma. Poi non ho citato la boxe al bar. C'era una saletta giochi in piazza del popolo. Tu ti fregavi i soldi dal salvadanaio di papà. Lui non lo ha mai capito perché metteva da mesi le monete da cinquecento lire e quel maledetto porcello non si riempiva mai. In saletta giochi un po' lo avevano capito, invece. A me non è che la boxe m'abbia mai fatto impazzire. Ma quel gioco era fico, mi sedevo sul trespolo davanti al gioco e mi spendevo tutti i risparmi di papà. Almeno tre pomeriggi a settimana. E come ho fatto a dimenticarmi Ghostbuster. A me e a mio cugino sembrava la cosa più bella del mondo. Lui scoprì un tir di trucchi per imbrogliare. E io mi facevo bello con gli amici. Come ho fatto a dimenticarmi di Dragon's Lair. Era un gioco noioso. Ma proprio noioso noioso. Ma aveva una grafica da lasciare storditi per terra. Ci stavo i pomeriggi nella saletta sotto casa. Come Popeye. Sono sempre stato una sega a giocare, non credo di aver superato mai il primo quadro. Ma guardavo gli altri. E facevo l'aria di chi la sapeva lunga. O il gioco del calcio, ancora per il Commodore 64. Lo andavo a vedere a casa degli altri finché mio papà si ruppe e lo comprò pure a me. Oppure aveva capito tutto e stava tentando di salvare il suo salvadanaio. Ho vinto per anni per 9 a 0, giocando al livello 0. Come alzavo il livello, perdevo e lo riabbassavo. Mica ero scemo da piccolo. Come ho fatto a dimenticarmi Defender of the Crown per l'Amiga o, sempre per l'Amiga, un altro gioco piratesco, marinaio di cui prima che muoio mi ricorderò il titolo. Come ho fatto a dimenticarmi Indiana Jones e il destino di Atlantide, probabilmente uno dei più belli con Monkey Island. Come ho fatto a dimenticarmi il Tetris per il Game Boy. Come Phantasmagoria, l'adventure con cui giocavo, a puntate, con Rossana e Lele quando la domenica venivano a casa per la pizza. Non lo so com'è che ho fatto. Probabilmente sto semplicemente diventando vecchio.

Mauro Cascio


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