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Latina. Seme d'Oro. Enrico Tiero: «Un Premio che vuole essere un momento di valorizzazione dell'agricoltura e di supporto alle aziende...»
Ai microfoni di ParvapoliS con Enrico Tiero, assessore all'Agricoltura, Caccia e Pesca della Provincia di Latina. Venerdì si è tenuta la cerimonia di premiazione del "Seme D'Oro", ambito riconoscimento ideato dall'assessorato per valorizzare le imprese e le persone che, nelle filiere dell'agricoltura, della zootecnia, della vitivinicoltura, danno lustro al territorio pontino ed ai suoi prodotti tipici.
«È un momento di promozione per il nostro territorio - dichiara Tiero - attraverso il riconoscimento a quegli imprenditori, a quelle aziende che gli danno lustro. Le istituzioni debbono investire molto ed essere vicine alle categorie imprenditoriali. Naturalmente "Il Seme d’Oro" è nato per le categorie riferite alla filiera agricola perché i nostri produttori e la nostra agricoltura di qualità ci viene invidiata e dobbiamo far tesoro di questa positività, facendo vedere che le nostre aziende sono forti. Il premio, in questa prima edizione, è all'anno "zero", ma intendiamo farlo crescere».
Un premio, ma anche un impegno della Provincia a supportare le aziende?
«Insieme al presidente della Provincia Armando Cusani abbiamo fatto un ragionamento sul fatto che la nostra provincia è a vocazione agricola e turistica, e sappiamo che le aziende stanno purtroppo stanno chiudendo. Quindi noi abbiamo la ricchezza e non la sappiamo sfruttare: dobbiamo tutti insieme saperla sfruttare, facendo emergere le nostre peculiarità».
Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente della Giuria, Angelo Mengoni, il quale ha sottolineato l’elevato livello qualitativo delle aziende in gara, in un settore che “rappresenta il 27 per cento del Pil provinciale”. Il Premio “Il Seme d'Oro” è stato assegnato dalla giuria in base a precisi criteri di valutazione, quali l'anzianità dell'azienda; la qualità dei prodotti; le certificazioni Dop, Doc, Igp ottenute; la notorietà; l'originalità o novità, sia nella produzione che nel confezionamento che nella esportazione e marketing; il tipo di imprenditoria, in particolare se giovane e/o femminile; l'integrazione con il territorio. Al termine del proprio lavoro, la giuria ha indicato vincitrici della prima edizione del premio le seguenti aziende:
per la filiera olivicola: Pietrapinta, Paola Orsini e Cedione,
per la filiera floricola: fratelli Rossi, Giovanni Russo e Franco Rosai,
per la filiera vitivinicola: Cincinnato, Casale del Giglio e Sant'Andrea,
per la filiera pesca: cooperativa Pescatori,
per la filiera apistica: Casina delle Api, Lo Cicero e Casa Miele,
per la filiera cerealicola: Galanti, Dolci Casa e Spighe da Stura,
per la filiera della carne: Casa del Porcio, Bruno Muraro e Clal,
per la filiera della produzione biologica: Carpineti, Pampini e Valle dell'Usignolo,
per la filiera bufalino: Maina, Lombardi e Fanti,
per la filiera lattiero-casearia: Calabrini, Alan Farm e La Lola di Alveti e Camusi,
per la filiera ortofrutticola: Copla, San Lidano e Kiwi Sole,
per la filiera conserviera: Pac, Flicca Flò e Le Delizie,
per i professionisti: Angelo Mengoni, Giuseppe Nocca e Silvio Andriolo,
premio alla memoria: Mariano De Pasquale.
Andrea Apruzzese
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