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Latina. Elezioni, i delusi. Nando Cappelletti: «Non credetevi che smetto di fare politica. Continuerò a combattere per il PRG e per la città»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Nando Cappelletti.
Con 413 voti su 114 sezioni scrutinate su 115 totalizza lo 0,53%.
Dall'inizio della campagna elettorale molte persone ci hanno detto di lei
che è onesto, preparato, competente. Perché la città non l'ha premiata?
«Questa è una città che non ha ancora una sua identità. È una città che ha
bisogno di crescere. Non è abituata al confronto. È una città dove l'aspetto
clientelare la fa ancora da padrone. La mia discesa in campo è proprio
per creare le condizione per far sì che questo cambi. Questo è un punto di partenza
non un punto di arrivo. Facciamo sì che queste elezioni siano l'inizio di una nuova
era». Nando Cappelletti come una spina nel fianco degli amministratori locali?
«Sicuramente sì, soprattutto per quanto riguarda il Piano Regolatore e la mia città.
Io sono profondamente innamorato di Latina. Non sono l'unico, ma credo che sia doveroso
da parte mia continuare questo discorso. Per cui si rassegni chi pensa che
dopo le elezioni io taccio. Assolutamente no. Continuerò. Come il Grillo Parlante.
E magari un po' più pungenti». PRG, un fronte che la vede da anni protagonista...
«Non va che questa città cresca in maniera disordinata. Non va che questa città
rischia di essere sempre più uno spazio e meno un luogo. Una città dove si allunga
la periferia e dove i borghi diventano borgate. Un degrado urbanistico porta
anche a mancanza di sicurezza. Noi dobbiamo fare di tutto per riprendere in mano
questo discorso». La sua è stata una campagna elettorale che molti hanno definito
nobile. Ora ce lo dica: Finestra l'ha tradita? «No, diciamo che la sua posizione
la devono giudicare gli altri, non io. Sarà anche il tempo a dare un giudizio
su un tipo di scelta che non è stata molto compresa. Ma ognuno è libero di fare
ciò che vuole».
Elisabetta Rizzo
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