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Latina. L'azzurra memoria. Luigi Fontanella: «Un poeta deve anche confrontarsi con i temi forti della nostra esistenza: l'amore ed il tempo»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Luigi Fontanella, ieri alla Mondadori per la presentazione
del libro "L'azzurra memoria". Si tratta di una raccolta di poesie, quale è il tema più
ricorrente della sua poetica?
«Forse sono tre le tematiche forti. Direi l'amore, il tempo e il viaggio». E li troviamo
queste tematiche anche in quest'ultimo lavoro? «Sì. Io credo che un vero poeta
debba a un certo punto della sua vita anche confrontarsi coi temi forti della nostra
esistenza. E la tematica del tempo, o dell'amore, danno vita alla nostra esistenza».
Come è evoluta la sua poesia dal 1970 ad oggi? «Vertiginosamente, direi. Da giovane
avevo un grande amore per il surrealismo, la scrittura di forte capacità immaginativa,
il sogno, e così via. Poi man mano nel tempo la mia anima americana, io sto parecchi
mesi l'anno a New York, mi ha fatto scoprire altro: il racconto in versi, la ballata.
Un fare poesia attraverso un verso più lungo. Oggi è importante anche la memoria.
I miei genitori rivivono attraverso mia figlia, che oggi ha 20 anni. Questo è anche
il senso del titolo, perché azzurro ha a che fare da un lato con il colore dei bambini,
dall'altro è un po' questo stare tra terra e cielo, è l'infinito che ci appare nell'aria,
è l'andare oltre lo stare qui hic et nunc».
Diana A. Harja
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