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Latina. 2 giugno, giorno di libertà. Maria Corsetti: «In Italia noi donne abbiamo avuto il voto nel 1946. Cinque secoli e mezzo dopo l'anima»

Da sempre l’umanità presenta un lato oscuro. C’è chi la chiama deviazione, c’è chi la chiama pedofilia. In alcune civiltà del passato era sublimata se relativa ad adolescenti, in altre si è arrivati ad abbassare la soglia di età. Ma il passato appartiene alla storia. Il presente vorrebbe essere diverso. Nonostante il progresso, nella mente dell’uomo si annida ancora l’aberrazione ed è il caso di prenderne atto. Basta guardare ai viaggi dell’orrore, sono sotto gli occhi di tutti. Nella sua trasmissione Santoro invita persone abusate dai preti. Raccontano per filo e per segno cosa è accaduto anni prima. La Chiesa difende i suoi sacerdoti. Lo fa anche in televisione. Il problema è che anche i preti sono uomini e anche loro rientrano nelle percentuali. Le cose stanno così. Per quanto vogliamo raccontarcelo i sacerdoti non sono immuni dai mali del mondo. Indossare una tonaca non significa aver chiuso con le vicende terrene. Ci sono grandi uomini e grandi sacerdoti. Esistono mostri con e senza tonaca. Non dimentichiamo ami chi ha accecato Galileo Galilei e bruciato Giordano Bruno. A proposito: solo nel 1400 hanno concesso alle donne di avere l’anima. Chissà se questo particolare è noto a Bruno Vespa che dedicato una puntata alla Madonna di Fatima. Tanto per riscattare Santa Romana Chiesa: in Italia noi donne abbiamo avuto diritto al voto nel 1946. Cinque secoli e mezzo dopo l’anima. Evviva la Festa della Repubblica.

Maria Corsetti


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