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Latina. La passeggiata di Zaccheo. Vincenzo Bianchi: «La sinistra si interroghi. Vuole distruggere, ma non costruire. Ecco perché è crollata»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Vincenzo Bianchi, del direttivo provinciale di Forza Italia. Qui tutti dicono di aver vinto. Ma i numeri sono numeri. C'è una sinistra che sognava di andare al ballottaggio col 35%, andarci col 22 non è proprio la stessa cosa. C'è invece un fallimento profondo. Cirilli ha avuto una buona affermazione personale, ma la sua non è una vittoria, è uno schiaffo, una botta d'orgoglio. Quindi, anche se con una punta di amarezza, qui ha vinto solo Zaccheo. Poteva andar meglio, ma i numeri continua ad averli lui. Lei che tipo di lettura dà? «È difficile dare letture diverse. La situazione è tutta in questa semplicità. La sinistra ne esce male. Nonostante le primarie, Mansutti non riesce a superare il tradizionale risultato del centrosinistra storico in città. Poi sì, il fenomeno politico di Cirilli è riuscito ad intercettare tanti consensi. Ma ha fatto presa sull'elettorato di centrodestra. Chi gareggia gareggia per essere vincitore. Zaccheo voleva vincere una settimana fa. Zaccheo sarà riconfermato il prossimo 10 giugno. Ma la sua guida serve alla città, perché bisogna portare a compimento tutte quelle opere che sono state messe in cantiere. Creare il panico contro a Zaccheo non è servito a nulla: le cose ci sono, i cantieri puri, i lavori sono stati fatti, il porto è una realtà e Marrazzo una cosa sola ha fatto da quando è presidente: ha sottoscritto il protocollo d'intesa. Certo, occorre riflettere. Tutti devono aver capito la lezione. Il tempo farà il resto». Andiamo nel dettaglio: i Ds arretrano rispetto la Margherita. Un ex di An che si fa accompagnare da due piccoli partiti di centrosinistra. Cosa ha convinto gli elettori a votarlo? «Il tipo di informazione che è riuscito a passare. Lui cavalcava la contestazione a Zaccheo. Ha messo una protesta che sul piano politico va verificata. Ma ha i voti di An e di parte di Forza Italia. Certo, quanto accaduto dovrà far riflettere. Ma anche il centrosinistra penso abbiamo già capito che non si fa politica distruggendo o denigrando, ma proponendo e costruendo. Pensiamo al bilancio taroccato e fasullo, e all'intervento del Ministero che ha dimostrato che il bilancio era corretto, sano e in salute».

Elisabetta Rizzo