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Latina. I Liberali non stanno a guardare. «Siamo stati delusi da Cirilli. E su Zac e Mansutti daremo presto delle indicazioni di voto...»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Giovanni Monterubbiano, segretario comunale del PLI. Zac vince ma non basta, Cirilli fa una bella figura, Mansutti va male che peggio non si può. Un dato caratterizza queste votazioni: i giovani. Ne abbiamo visti tanti. «La risposta è semplice. Latina è una città giovane. Bisogna investire su un programma che veda il futuro». Nessuna stanchezza? «È un desiderio di contestualizzare dei progetti». Torniamo al tema dominante: Zac contro Mansutti. Una tua analisi... «Io parto dai valori della bonifica, questa è una città giovane fondata su culture e origini territoriali diverse. Noi abbiamo voluto dare un contributo a fondare una nuova classe dirigente. Con Fabrizio Cirilli avevamo la voglia di condividere tanti valori. Ma oggi siamo usciti dal suo contorno. Ora si tratta di verificare con colloqui informali quale dei due schieramenti sia in grado di proporre e sviluppare tematiche liberali. La libertà di voto può non convincere. Questa città ha bisogno di un sindaco forte e noi non possiamo tirarci indietro. Quindi verificheremo gli spazi e i confronti perché la nostra intenzione è quella di appoggiare uno dei due candidati». Ma Latina è una città liberale? «Forse lo è e non lo sa».

Elisabetta Rizzo