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Latina. Politica e diritto di cronaca, due variabili sconosciute del nostro secolo. Appunti per un diario, disperatissimo, di sopravvivenza
Il tema più "scottante" di questi giorni è la puntata di "Annozero" nella qualle Santoro ha fatto vedere il video realizzato da BBC NEWS, il canale giornalistico più autorevole e prestigioso al livello Mondiale, video intitolato "Sex crimes and the Vatican".
Dopo aver deciso di trasmettere questo servizio, già diffuso da tutti i blog (Non in tv. Censura di ferro. È praticamente sparito da Google Video) Santoro si è messo contro tutti (i politici ed i cattolici).
Il documentario parla chiaro: l’Italia è l’anti-enclave di uno Stato Teocratico, e ospita numerosi preti criminali, con processi a carico per pedofilia e violenza su minori, rendendosi complice di una dissennata politica di omertà che la Cupola Vaticana continua a praticare, nonostante i proclami recenti di Papa Ratzinger.
La tesi della breve inchiesta filmata è piuttosto forte: dentro al documento "Crimen Sollicitationis", concepito negli anni '60 ma rivisto pochi anni fa dall'organo diretto al tempo dal Card. Ratzinger, vi sarebbero le "istruzioni" per occultare le violenze sui minori, una sistematica politica di semplice sostituzione e trasferimento dei parroci coinvolti e una pena gravissima, la scomunica, per quanti avessero divulgato all'esterno notizie sui casi di pedofilia collaborando con la giustizia impegnata nella persecuzione dei colpevoli.
Per due settimane, da quando Santoro annunciò l’intenzione di acquistare il reportage della BBC (visto su Internet da 100 milioni di persone nel mondo e da 3-4 in Italia), commentatori, amministratori Rai e politici hanno dedicato fiumi di recensioni preventive a un programma non ancora trasmesso. Il «Giornale» aveva già stabilito che Santoro avrebbe «diffamato la Chiesa», o il Papa, o tutti e due. Ferrara aveva già deciso che il documentario della BBC era «spazzatura», un «cumulo di falsità».
Il consigliere Rai in Udc, Marco Staderini, non si poneva nemmeno il problema, perché «quel che dice la BBC è già stato confutato da “Avvenire”» (fonte notoriamente super partes). E minacciava di licenziare il direttore generale Cappon per aver osato acquistare un reportage dalla più prestigiosa emittente pubblica del mondo.
Ma Santoro che è l'anticensura ne ha fatto una battaglia contro l' "ipocrisia". Non era una questione di costi, come ha detto qualcuno: 20mila euro per acquistare il documentario per la Rai sono spendibili se il documentario è notizia. Fa riflettere. I contrari obiettavano: mette in difficoltà il Papa.
Gianfranco Fini, martedì a Ballarò, si era detto convinto che il filmato della BBC non sarebbe mai stato trasmesso: "Nonostante sia stato acquistato non andrà mai in onda, ecco come vengono spesi i soldi dei contribuenti", questo il senso della sua frase ad effetto. La Rai invece ha speso bene quello che ha speso e sul video è stata fatta una puntata seria, documentata, partecipata anche da monsignor Fisichella. Il quale compresibilmente è andato a difendere il Papa.
Landolfi ha agito impedendo la libera informazione. Il giorno dopo la messa in onda ha aumentato la dose: "La performance di Santoro ha rafforzato il mio convincimento che quel filmato non andava neanche acquistato dalla Rai perché finalizzato ad attaccare la Chiesa in quanto Istituzione ed il Papa in quanto suprema autorità morale e spirituale del mondo cristiano". E ancora : "Il vero obiettivo consisteva esattamente [..] nell’additare alla pubblica riprovazione la Chiesa omertosa verso la pedofilia ed un Papa insabbiatore degli scandali denunciati" e per finire "mi chiedo a chi abbia giovato far vedere in questo modo quelle immagini".
Per Francesco Storace "la Rai ha mirato consapevolmente sulla Chiesa allo scopo di fare male addirittura sul Papa".
"Solo la fermezza di monsignor Fisichella, ospite evidentemente imposto a Santoro, ha documentato un falso grossolano come quello - continua Storace- acquistato dalla Rai con i soldi del canone versato dai cittadini italiani".
Il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, critica la puntata di 'Annozero' di giovedi sera e l'autorizzazione data da Cappon e Marano alla trasmissione del documentario della BBC sui preti pedofili. "Santoro ha fornito un nuovo esempio di tv spazzatura. Pur di recuperare ascolti e credibilità irrimediabilmente persi, il conduttore tenta la strada del sensazionalismo, spacciando reportage vecchi e costruiti sulla base di pregiudizi come scoop giornalistici. Purtroppo per lui, la visione del programma svela la miseria dell'operazione. È grave che il direttore generale Cappon e il direttore di rete Marano abbiano autorizzato un'operazione di così basso profilo,che aveva l'unico scopo, fortunatamente fallito, di colpire la Chiesa cattolica".
Ed ancora: "Difendere la libertà di informazione è ben altra cosa: quella di ieri è solo l'esempio di mancanza di dignità e cedimento alle mode e subalternità culturale. Ancora più grave che si sperperi il denaro dei contribuenti per acquistare programmi di questo livello".
Sulla stessa linea d'onda il coordinatore nazionale di Forza Italia Bondi che commenta:"Ho provato un infinito dolore guardando la trasmissione di Santoro. Ciò che per il popolo italiano e per tutti i fedeli nel mondo, da millenni, è una istituzione e una comunità che ogni giorno testimonia l'amore per l'uomo e per i più deboli, è stata sottoposta ad un processo unilaterale e presentata come una minaccia per i bambini", e prosegue: "Sta avvenendo qualcosa di inquietante nel nostro Paese se tutto questo, compresi i continui attacchi al Santo Padre, può andare in onda su una rete pubblica nazionale".
Adesso mi chiedo ma Fini e tutta la destra che hanno alzato tutto questo polverone sanno che è grave nascondere un crimine? An con Fini e Landolfi ha mostrato un atteggiamento non coraggioso, non chiaro, non determinato. Proprio loro che sulla morale sono "intransigenti".
Un precedente pericoloso ed inquietante che lascia un interrogativo piuttosto deprimente: quanti giornalisti, in Rai come in Mediaset, che non hanno la "forza" e il seguito di Santoro, si sentiranno liberi di trattare argomenti tanto delicati in futuro?
Meglio l'informazione di Santoro o quella di Fini e la destra? Meglio la censura o il giornalismo dove si dice quello che è ma tutti possono dire la propria, anche i ministri del Papa? O sulla pedofilia volete il silenzio?
Nessuno ora pensa a generalizzare le accuse alla Chiesa, cui va il rispetto che si deve a qualunque confessione. Ma senza omertà, silenzio e omissioni. Sarebbe una colpa. E peccato che Fini e An non abbiamo colto l'elemento di verità. La pedofilia non è di destra o sinistra. È grave e va denunciata.
Probabilmente, la causa di tanto livore nei confronti del giornalista e del suo programma deriva anche dal fatto che la trasmissione ha registrato un vero e proprio record di ascolti, con oltre quattro milioni e mezzo di spettatori, equivalenti al 21,01% di share.
Ma oltre a questo, i Patti Lateranensi del 1929, che sancirono la legittimità territoriale, politica ed economica dello Stato Vaticano rispetto a quello italiano, non a caso furono sanciti da un certo Benito Mussolini, che secondo alcuni storici non molto tempo dopo in un certo senso se ne pentì pure.
Purtroppo, come ancora oggi possiamo ben vedere, il danno però ormai era stato fatto. E i figli-figliocci-nipotini del duce che fu, non perdono un minuto per rinfocolare la vecchia tradizione Dio-Patria-Famiglia: anche se a rimetterci fisicamente e psicologicamente sono dei giovanissimi innocenti.
Ma allora io mi chiedo: Questo diritto di cronaca quando va esercitato? Quando fa comodo ad una od altra delle parti?
E poi, BBC è la testata giornalistica più autorevole e prestigiosa al livello mondiale. Ci affidiamo ad essa quando abbiamo bisogno di notizie di tutto il mondo.
Come mai non è autorevole quando fa un reportage sul Papa e per il resto sì? Come mai è autorevole quando parla dei viaggi del Papa e delle sue varie azioni, ma degli scandali della chiesa, no?
Cosi succede in Italia: appena attacchi dei politici troppo importanti (caso le "Iene" e il test di droga e via discorrendo) od il grande esponente della chiesa cattolica, dietro le cui gonne si nasconde parte della destra italiana stai contro "tutti".
Quando il camerata Fini ha annunciato in diretta a «Ballarò» la soppressione di «Annozero», il semiconduttore non gli ha neppure chiesto a che titolo parlasse, chi fosse lui per deciderlo, come si permettesse. Ha semplicemente tirato avanti, per antica abitudine...
Diana A. Harja
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