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Latina. Zaccheo ha vinto, analisi contro. Nando Cappelletti: «La città lo ha già bocciato». Ma lascia libertà di voto al ballottaggio...»
Zaccheo che sfiora la vittoria al primo turno per un niente di voti, l'infedele che se ne era andato e che raccoglie un'ottima percentuale, un centrodestra che nel complesso arriva al 70%, una sinistra che ha fatto fatica pure ad esistere. Eppure le letture contro non mancano. Anche quelle che Zaccheo lo danno per perdente.
«Il risultato delle elezioni amministrative a Latina ha determinato tecnicamente il ballottaggio, ma politicamente ben più altro. Il dato inconfutabile è che il Sindaco e la sua politica amministrativa sono stati bocciati dalla città. Nonostante i concorsi di idee, i mai avviati project financing, i marciapiedi dell'ultima ora, qualche spruzzatina di vernice al mercato annonario, le promesse di lavoro e le "pressioni" sulle persone, la città ha saputo valutare e ha fatto una scelta precisa: questo sindaco non va bene. Ma le elezioni hanno anche dimostrato che la destra e alcuni suoi nobili uomini a Latina non ci sono più, nonostante le stampelle elettorali di Fiamma Tricolore e della signora Mussolini. In queste elezioni non ha perso solo il sindaco, ma la classe dirigente di una destra che ha mostrato tutti i suoi limiti: politici, culturali ed etici. Qualunque sarà il risultato del ballottaggio, queste elezioni sono servite a riportare la gente a discutere di politica, a scegliere. Sono servite per capire che dietro un progetto ci sono sempre degli uomini, ma che lo stesso non ha futuro se non si basa su dei valori fondanti, che hanno una loro collocazione politica e storica. In un carosello di dichiarazioni e smentite, riguardo ad apparentamenti, a possibili alleanze ed a improbabili nuovi soggetti politici, rileviamo che la "proposta politica" più logica, più trasparente e coerente l'abbia formulata Giuseppe Pannone con la sua lettera aperta ai cittadini di Latina. Condividiamo con lui pienamente la richiesta di legalità ed il rispetto delle regole, il riordino urbanistico che parta dalla ripianificazione, una gestione amministrativa più trasparente. Lo condividiamo a pieno per il valore che diamo alla politica , alla situazione contigente e perchè diffidiamo di ogni "setta" comunque collocata politicamente. Siamo d'accordo con Pannone quando dice che non bisogna leggere questo ballottaggio come un confronto tra destra e sinistra, visto che, per quanto ci riguarda, il sindaco uscente tutto può rappresentare meno che la destra. Scelgano quindi in piena libertà, senza padrini, i cittadini di destra, di sinistra, di centro, quale sindaco vogliono. Abbiamo una possibilità, quella di essere tutti più liberi, in modo particolare "noi di destra"».
Andrea Apruzzese
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