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Latina. Mettiamo le Ali. Aeroporto, alcune domande dell'Associazione pontina agli aspiranti sindaco. «Ci troveremo con un pugno di mosche?»

Indiscrezioni di pochissimi giorni fa, attribuite al Ministro dei Trasporti Bianchi, dicono che il terzo polo aeroportuale del Lazio si farà a Viterbo, indiscrezioni attribuite ai vertici dell’Aeronautica Militare dicono che la scuola di volo non si sposterà da Latina: il sogno è finito? Parla Vincenzo D'Onofrio. «La nostra associazione “Mettiamo le Ali a Latina” ha sentito citare ripetutamente l’aeroporto civile a Latina durante questa campagna elettorale, nel tentativo di raggranellare qualche voto in più. Arrivati al ballottaggio vorremmo porre alcune domande ai candidati sindaco che si affronteranno direttamente a breve e che potranno anche farsele direttamente, in modo da andare un po’ più in profondità e dare ai cittadini, tramite le risposte che i candidati vorranno dare, un ulteriore strumento per decidere chi votare.
Perché a Latina non è stato fatto quello che si è fatto a Frosinone, ovvero una società per azioni a sostegno dell’ipotesi aeroporto con capitale di 6 milioni di euro partecipata da Amministrazione Provinciale, Camera di Commercio, Comune di Frosinone, Comune di Ferentino, consorzio industriale Asi, con tanto di progetto realizzato e di contatti presi con operatori interessati ad utilizzare lo scalo?
È lo stesso motivo per cui la Camera di Commercio di Latina non riesce, da gennaio, a presentare ufficialmente alla cittadinanza lo studio realizzato dall’Università di Ingegneria di Roma, che dimostra l’utilità e la fattibilità tecnica, economica ed ambientale dell’uso civile dell’aeroporto Comani?
È evidente che l’opposizione principale alla fattibilità dell’aeroporto a Latina è dovuta all’indisponibilità dell’Aeronautica Militare all’uso, anche congiunto, della pista di Latina, questo nonostante si insegni agli allievi piloti semplicemente a portare un aereo monomotore ad elica o, al più, un bimotore sempre ad elica, senza “addestramento di guerra”, come avviene in centinaia di altri aeroporti dove convivono attività commerciali e scuole di volo privato e commerciale. È stato posto il problema delle famiglie dei militari, ma parlando direttamente con loro hanno detto che vi sarebbero possibilità di riallocazione o nelle basi immediatamente vicine (Pratica di Mare, Borgo Piave, Roma) oppure la dove verrebbe trasferita la scuola di volo. Se non si può fare l’aeroporto civile al Comani i militari si opporranno alla realizzazione anche in altri punti che, secondo loro, possono intralciare la loro scuola. A Latina vi sono altre servitù, come ad esempio la discarica e quello che rimane della centrale nucleare. In caso di vostra elezione cosa intendete fare nei confronti della scuola di volo dell’Aeronautica Militare a Latina, visto che da decenni si sta rivelando l’unico scoglio insormontabile per ottenere un aeroporto civile e che forse, anche questa volta, impedirà alla nostra provincia di avere un importantissimo strumento di sviluppo economico?
L’assessore regionale alla mobilità Fabio Ciani ha finora difeso a spada tratta l’ipotesi dell’uso civile dell’aeroporto Comani di Latina. Il Consiglio dei Ministri ha deliberato la sua nomina a presidente dell'Autorità Portuale di Civitavecchia, a seguito della proposta del ministro dei trasporti Alessandro Bianchi e Ciani dovrà pertanto lasciare l’incarico di Assessore Regionale. Il Comitato per l’aeroporto a Viterbo non ha perso tempo nel suggerire che l’azione di governo del Porto di Ciani potrebbe giovarsi dell’immensa opportunità di valorizzare il costituendo aeroporto di Viterbo in un ottica di intermodalità e connessione porto-aeroporto, la domanda è: abbiamo perso uno dei pochi difensori dell’aeroporto a Latina in posizione chiave e utile a ottenere il risultato? Su chi possiamo ancora fare affidamento?
Per l’aeroporto civile a Latina la filiera di governo del centro destra non ha raggiunto l’obiettivo, perché? Ci riuscirà quella di centrosinistra o il fatto di comunicare la decisione circa il terzo polo aeroportuale del Lazio dopo il ballottaggio di Latina è già un bruttissimo segnale? Perché la nostra provincia conta così poco sia che governi il centrodestra sia che governi il centrosinistra?
L’Associazione “Mettiamo le Ali a Latina” desidera con il proprio intervento stimolare chi di dovere ad assumersi le proprie responsabilità ed evitare che Latina si ritrovi a breve, come dice il nostro Presidente Enrico Martucci, con il solito pugno di mosche, che, anche se volano, non rientrano tra i nostri obiettivi.

Diana A. Harja


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