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Latina. La confusione, gli intrallazzini e il ventilatore. Come confondere le idee a chi si rifiuta per partito preso di averne di proprie
Hai capito come funziona? Tu apri un'inchiesta, i giornali fanno
titoloni così. Magari, nel corpo degli articoli, sono più
precisi, ma oggi chi vuoi che li legga per intero? Tutti si fermano
al titolo. Su Repubblica cosa hanno letto? Che questo Woodcock
qua s'era messo in mezzo, che aveva in testa che la Massoneria è come un cumulo
d'immondizia che scava scava qualcosa ci trovi. Sono cittadini
di serie B sti massoni: il più pulito s'è fatto il bagno a Pasqua.
Quindi se apri un'inchiesta devi trovare l'ovvio, intrallazzi,
potere, rapporti con la mafia, con la politica, coi servizi segreti.
È un chiodo fisso la cultura del sospetto, il complottismo demagogico
che convince a priori perché già sono tutti convinti. Così Repubblica
può titolare su questa Inchiesta sulla Massoneria, su 24 indagati, su logge
che sarebbero state perquisite. Uno allora si prepara una difesa che suona
più o meno così: avere 24 indagati su 24.000 iscritti (la somma di quelli
del Grande Oriente d'Italia e di Piazza del Gesù), dando per assodato
che essere indagati significa per forza essere colpevoli, vuol dire avere
all'interno della propria realtà associativa un percentuale di patologia
dello 0,01%. Cioè una inezia. Se indaghi sullo 0,01% della qualunque stai
indagando su singoli casi, su cosette trascurabili. Sul niente. E niente ti autorizza
a parlare della realtà nel suo complesso, del restante 99,99%. Mettere
in prima pagina quel 99,99% vuol dire essere in mala fede, oppure vuol
dire essere un giornale fondato da Scalfari. Ma le cose, ed è qui la cosa
divertente, non stanno nemmeno così. Perché quei 24 indagati non risultano
poi nemmeno iscritti al Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani.
Questo lo scopri dopo. Non nel titolo. Lo scopri dentro, se hai tempo di leggere tutto.
Qua è in causa un ordine irregolare, non riconosciuto da nessuno in Italia
e all'estero, un ordine che si chiama "Grande Oriente universale", Gou è la sigla,
nato da una sorta di scissione da una famiglia massonica anch'essa irregolare
precedente denominata Glut, ovvero "Gran loggia unita tradizionale",
istituita a Livorno il 20 settembre 2004. Realtà inconsistenti numericamente
e storicamente. Come paragonare la Cnn a ParvapoliS. Antonio Rosmini a Padre Fedele.
Vincenzo Gioberti a Cesare Cadeo.
Capito dove sta l'arte? Tu sputtani la Massoneria perché hanno beccato, forse,
24 intrallazzini con le mani in pasta. Che mica però sono iscritti in Massoneria.
No, hanno messo su l'obbedienza fai da te. Facciamo qualche esempio, così
è chiaro cosa un magistrato e un giornale ad alta diffusione riescano a fare
insieme. Un magistrato apre un'inchiesta su un gruppo eversivo di estrema destra,
24 in tutto, qualcuno ha un passato alla Fiamma Tricolore, qualcuno viene da Forza
Nuova. Nessun tipo di rapporto o di frequentazione con An. Figuratevi se Repubblica titolasse:
Alleanza Nazionale, l'ora delle indagini. E nel sommario: la Magistratura vuol vederci
chiaro, perquisite alcune sedi cittadine.
O ancora: 24 buontemponi organizzano di notte delle corse clandestine sui viali
alberati appena fuori città. Tu li prendi e te li inculi per bene.
Il giorno dopo Repubblica titola: l'ombra del sospetto sul Gran Premio. Ve lo immaginate
Ecclestone? Sarebbe buffo. Per la Massoneria no, ti si incazza solo il Gran Maestro.
Anzi, alla fine manco lui. Lo aveva preso tanto sul serio sto Woodcock che lo aveva
invitato a prendere un caffé.
Vittorio
Sgarbi invoca oggi l'intervento del ministro Mastella: "Si attivi subito, affinché l'ennesimo
capriccio esibizionistico di un magistrato che indaga sul nulla non diventi materia di
incriminazione per gettare discredito". È un po' il discorso di chi è tutto sporco
e se ne sta lì a chiedersi come cazzo ci sia finita tutta quella cacca nel ventilatore.
Pare che se ne sia parlato in tivvù. Di Sgarbi, non della cacca. Da qualche parte alle 19.
Solo che io a quell'ora vedo Emilio Fede.
Mauro Cascio
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