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Priverno. Angelo D'Arcangeli fa ritorno in Italia. La fine della libertà vigilata come ultimo atto di una vicenda durata, purtroppo, anni
Con l’udienza del 31 Maggiola Corte d’Appello di Parigi ha liberato Angelo D’Arcangeli dalle restrizioni e dalla libertà vigilata cui era costretto fin da dopo la sua scarcerazione e rinviato l’udienza d’appello al mese di Novembre.
La fine della libertà vigilata per Angelo D’Arcangeli rappresenta un evidente segno della progressiva sconfitta del piano italo-francese di estradizione dei militanti del (nuovo)PCI e di arresto in Italia di circa 15 simpatizzanti del Partito, nell’ambito dell’inchiesta per associazione sovversiva aperta dal giudice Giovagnoli (l’ottavo procedimento farsa contro lo stesso gruppo politico da venti anni a questa parte).
Allo stesso tempo la fine della libertà vigilata per Angelo D ’Arcangeli rappresenta un risultato positivo anche in vista della conclusione del processo farsa per “associazione di malfattori finalizzata alla produzione di documenti falsi”, montato dalle Autorità francesi su procura dello Stato Italiano, contro Giuseppe Maj, Giuseppe Czeppel e Angelo D’Arcangeli (processo nell’ambito del quale le Autorità francesi hanno emesso pesantissime condanne in primo grado di giudizio il 4-5 e 6 Aprile).
Se la grande mobilitazione internazionale di solidarietà ha fatto fallire la caccia alle streghe messa in piedi dal giudice Giovagnoli di Bologna (inchiesta che ripetiamo aveva come scopo una vera e propria caccia grossa: estradizione di D’Arcangeli, Maj e Czeppel nelle carceri italiane e arresto in Italia di circa 15 simpatizzanti del (nuovo)PCI, tutti con l’accusa di associazione sovversiva -reato inventato dal fascismo per perseguitare comunisti e antifascisti e tuttora utilizzato-) bisogna continuare la mobilitazione di solidarietà contro il processo farsa messo su dalle Autorità Francesi, la cui udienza di appello è stata rinviata a Novembre.
Andrea Apruzzese
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