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Nuoto. La protesta di Salvatore Cimmino fa tappa a Latina

Salvatore Cimmino a Latina. ”Questa è la storia di uno sciopero particolare, di un uomo che promette che non smetterà di nuotare fino a quando non ci saranno protesi per tutti i disabili che ne hanno bisogno". La particolare protesta è stata pensata da Salvatore Cimmino, 42 anni, assistito del Centro protesi Inail di Vigorso di Budrio e gran nuotatore. Dallo scorso 26 maggio Cimmino ha iniziato un giro d'Italia a nuoto in 10 tappe, coprendo dai 10 ai 15 chilometri a tappa, in tempi buoni "perché- spiega- nonostante mi manchi una gamba ho scoperto di avere tantissimo fiato in acqua". "Il giro d'Italia a nuoto contro le barriere", questo il nome dello sciopero, ha toccato Voltri, in Liguria, come prima tappa, e poi Viareggio, in Toscana, oggi sarà a Latina. Salvatore nuoterà da Caporolace a Capoportiere, con arrivo attorno alle 12 all’hotel Tirreno. Questa sera, sempre al Tirreno, presentazione ufficiale dell’evento. L’organizzazione è a cura della Guardia di Finanza, della Nuova Era, del Circolo Canotierei Aniene. Cimmino sarà assistito da Baldini, campione del mondo di nuoto di fondo. Cimmino nuota per attirare l'attenzione delle istituzioni sul fatto che nonostante la ricerca scientifica abbia fatto passi da gigante e che ci siano protesi che permettono di superare molti tipi di handicap, la maggioranza dei disabili non possa usufruirne. "Questi dispositivi- dice- non sono alla portata di chi ne ha bisogno perché costano troppo, dai 10 mila i 30 mila euro l'uno, senza contare la manutenzione, e lo stato non le rimborsa". Salvatore sa bene che cosa significa avere una buona protesi a disposizione. Essendo senza una gamba da quando aveva 14 anni, da quasi trentenni che può camminare grazie ad un arto artificiale. "Anche se per superare davvero il mio handicap avrei bisogno di una di quelle protesi con il ginocchio elettronico. E' da anni che ne faccio richiesta, ma l'autorizzazione di questo tipo di dispositivi è a discrezione delle singole aziende sanitarie locali." Il giro d'Italia a nuoto è la seconda impresa sportiva di Cimmino, che si allena tre ore ogni giorno, per cinque volte alla settimana. Lo scorso anno ha nuotato da Capri a Sorrento in 4 ore e mezza. "Riesco ad allenarmi nel tempo che non lavoro. Sono un impiegato” . Il momento è importante: "Con questa iniziativa- spiega Cimmino - vorrei davvero riuscire a far mettere mano al nomenclatore tariffario delle protesi, a far capire a chi di competenza che deve essere aggiornato. Lo stato dovrebbe prendersi cura dei disabili. Ci sono moltissimi giovani amputati che se avessero a disposizione delle protesi moderne potrebbero superare la loro disabilità. In Italia ci sono situazioni davvero paradossali, riguardo la questione delle protesi. C'è gente che sta in sedia a ruote quando potrebbe camminare e avere una vita molto più facile di quella che invece è costretta ad avere."

Paolo Iannuccelli


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