Venerdì 02/05/2025 
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Latina. La cestistica sta morendo. Una crisi lenta e inesorabile. Sempre meno le praticanti, e il Palabianchini è sempre semivuoto...

È un momento difficile per il basket femminile della provincia di Latina. I recenti risultati lo dimostrano ampiamente. La Cestistica si è salvata nella lotteria dei play out in B eccellenza, la Seger Fondi ha fatto la stessa cosa in serie B, lo Scauri e la Fabiani, il Gaeta, sono scomparse, il numero delle praticanti diminuisce ogni anno, la Fip è costretta a far partecipare le formazioni pontine ai gironi romani. Nessuna formazione pontina in serie C, non esiste più la Promozione, un passo indietro. Una vera crisi, in atto da anni, senza grandi prospettive di cambiamento. Serve maggiore visibilità al settore del basket in gonnella a Latina e provincia per essere più appetibili nei confronti di sponsor e investitori, ma servono anche società più responsabili, che sappiano far quadrare i bilanci, senza sperperare le poche risorse a disposizione e curino maggiormente i settori giovanili, quasi abbandonati. Ingaggi troppo alti, regole cervellotiche, poca attenzione al marketing ed ai settori minibasket, aggravano la crisi causata dal calo delle sponsorizzazioni. È fondamentale una maggiore attenzione da parte dei proprietari e degli sponsor, che troppo spesso delegano a manager, non sempre competenti ed oculati, la gestione finanziaria delle società. I dirigenti pontini devono essere più presenti e propositivi, trovando nella Lega lo strumento per promuovere iniziative comuni di marketing e per stabilire regole certe, ma intelligenti, che permettano una maggiore affermazione del nostro sport. Proponiamo che ogni società debba stanziare il 5-10 per cento del proprio budget proprio per la realizzazione di progetti comuni di promozione, presso media, scuola e società minori. In tale contesto può rientrare la creazione di una piattaforma televisiva privata, comprese le tante telestreet, seria, che oggi dovrebbe per forza essere finanziata dalle società, fino a quando, creando un prodotto appetibile. Quanto alla disaffezione di parte del pubblico, con solo cento presenze al Palabianchini, deriva dalla sparizione di piazze storiche del nostro sport provinciale, dal senso di precarietà che molte tifoserie continuano a vivere, non avendo certezze circa il destino della loro squadra, afflitte dall’incubo che ogni anno sportivo possa essere l’ultimo. Il rilancio del basket femminile può avvenire secondo metodi nuovi e moderni, seguendo l’esempio della Phard Napoli campione d’Italia. Latina è rimasta indietro, non al passo con i tempi, con i rapidi cambiamenti del mondo sportivi attuale. I tecnici sono pochi e mal pagati, l’entusiasmo non è certo al diapason. La Cestistica, dopo il divorzio con l’ottimo Pippo D’Alessio, potrebbe ingaggiare Marcello Zanda. Una mossa che condividiamo in pieno.

Paolo Iannuccelli


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