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Terracina. Premio Letterario Maria Messina, mensione speciale per Antonello Di Mario per «L'attualità di Aldo Moro», edito da Tullio Pironti
Premiato in Sicilia l’ultimo libro di Antonio Giulio Di Mario, detto Antonello, “L ‘attualità di Aldo Moro negli scritti giornalistici 1937-1978”, edito da Tullio Pironti.
Al giornalista è stata conferita la mensione speciale del premio letterario “Maria Messina”, giunto alla quarta edizione.
La premiazione avverrà il prossimo 20 ottobre a Mistretta, cittadina dei Nebrodi in provincia di Messina.
Si tratta di un importante riconoscimento per il giornalista nativo di Terracina, che con il saggio sullo statista trucidato dalle BR ha ripercorso sul filo della memoria delle pagine cruciali della nostra storia recente.
“La lettura che Di Mario offre di un tragico fatto di cronaca che ha sconvolto la coscienza di tutti viene ricostruito attraverso l’attività pubblicistica. Il taglio della ricerca presenta dei tratti originali e soprattutto una grande serenità di giudizio – osserva Massimiliano Cannata Presidente della Giuria d’Onore del Premio Messina - Per queste ragioni, che attengono alla serietà scientifica e alla forza del messaggio che arriva alle giovani generazioni, abbiamo deciso di premiare questo saggio che getta un ponte tra passato e futuro, ridando fiato e speranza a chi vuole riflettere sulla realtà e possiede l’impeto e la forza morale per trasformarla”.
Anche l’edizione di quest’anno avrà, infatti, dei giovani come protagonisti insieme a delle presenze di rilevanza internazionale come Elise Magistro dell’Università di Los Angeles,che ha curato la prima traduzione in inglese degli scritti della scrittrice Maria Messina, e di Roswitha Schoell dell’Università di Kassell; sarà anche presente Nino de Vita, considerato tra i massimi rappresentanti della poesia dialettale siciliana.
“Il Premio intitolato a questa grande allieva del Verga – spiega Giovanni Ruffino ordinario di Linguistica Italiana e Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo - ha avuto il merito di rialimentare il rapporto letteratura-ambiente, arricchendolo di riferimenti a noi vicini; ha fatto conoscere una scrittrice da poco riscoperta; ha valorizzato la scrittura e il valore del testo narrativo, particolarmente tra i più giovani; ha invitato a riflettere sulla vita quotidiana nelle piccole comunità urbane, nell'epoca delle città tentacolari; ha rinsaldato i rapporti col mondo della scuola e con l'Università. La mensione ad un’opera che guarda alla parabola umana ed esistenziale di Aldo Moro, non può che essere uno spunto, un riferimento alto per quelle giovani generazioni che devono imparare dalla letteratura a ritrovare il giusto rapporto con la memoria e a decodificare i linguaggi della modernità per incontrare i luoghi nei quali si costruisce il futuro”.
Rita Bittarelli
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