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Roma. Premio Strega, vince Ammaniti. Franco Matteucci arriva terzo: «Il mio è un romanzo delicato, il più dolce tra quelli che ho scritto»

Ai microfoni di Parvapolis Franco Matteucci, finalista e terzo classificato alla LXI edizione del Premio Strega vinto dal favorito della vigilia, Niccolò Ammaniti, con il romanzo ‘Come Dio Comanda’: una storia contemporanea di forte e violento impatto emotivo, incentrata sul difficile rapporto padre-figlio all’interno di una famiglia in frantumi che rispecchia la deriva della società oggigiorno. L’opera di Franco Matteucci, ‘Il Profumo Della Neve’, è viceversa più introspettiva e delicata, affrontando lo struggente tema del bilancio conclusivo dell’esistenza individuale. Così l’autore: “È la storia di un personaggio di una certa età che parte per un viaggio sulla neve che, in realtà, è il viaggio nella sua vita. In quei pochi giorni non la smette mai di sciare e raccoglie ciò che non aveva mai fatto nella sua vita e che riesce a realizzare, tra cui i grandi incontri tra sogno e fantasia, come sciare insieme al suo idolo Zeno Colò. E poi incontra questo personaggio finale, incredibile per un poveruomo di montagna : si trova davanti Karol Voitjla che si inginocchia davanti a lui quando vede gli sci derby oro, famosi negli anni sessanta; si china, li spolvera e lui si trova un papa in ginocchio… C’è un po’ l’immaginario di tutti, nel momento del trapasso si ricordano tutte le immagini, si rivive ciò che si è fatto ma si sogna anche ciò che non si è potuto fare.” Come uomo di televisione, ha nostalgia per la televisione di qualche decennio fa? No, nostalgia mai perché è perdere tempo, non serve a niente. Io guardo al futuro…Questo è un romanzo delicato, più dolce dei miei soliti, il prossimo sarà perfido, pieno di sesso e di violenza!

Claudio Ruggiero