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Latina. Calcio a 5. Dirigenti capaci e lungimiranti. Passione e grinta. Così la Tecnocar, oggi, è un fiore all'occhiello dello sport pontino

La Tecnocar Latina è in serie B di calcio a 5. Tra le belle realtà nel panorama nazionale del calcio a 5, un posto di tutto rispetto lo merita Latina dove nel giro di pochi anni il futsal è diventato sport cittadino di assoluta importanza. Dopo aver vissuto diversi anni nei campionati di calcio professionistico, il Latina di calcio a 11 lentamente declina, ciò lo porta alla disputa di campionati dilettantistici, infatti oggi giorno milita nel campionato di Eccellenza e Promozione. Quando sembra che il popolo debba arrendersi al difficile compito di giocare nei campionati minori, arriva la svolta, un cambiamento che segna l’intera città “pallonata”. Il Città di Latina rileva i diritti sportivi del Colleferro ed è in A2, la Tecnocar, di conseguenza, arriva in B. Un vero boom per il capoluogo pontino, una cittadella del calcio a 5. La passione è tanta, grazie a dirigenti capaci e lungimiranti. La Tecnocar, espressione di una industria metalmeccanica di primaria importanza, è nata sei anni fa per iniziativa di Carletto Genovesi, un appassionato che non molla mai, è sempre sulla breccia. Una superba escalation dalla serie D provinciale alla B. Una bella soddisfazione per Paolo Valletta e Franco Coriddi, i patron che hanno sempre creduto nell’iniziativa e l’hanno sostenuta dal punto di vista economico. Insomma, nessuno all’epoca immaginava minimamente, che quella squadra un giorno sarebbe diventata una delle realtà più interessanti del Lazio, grazie anche all’apporto di ottimi giocatori stranieri. Fin dall’inizio i pontini, allora nella struttura del Park Hotel, hanno mostrato un carattere deciso e vincente e una buona organizzazione. Una bella fiaba, culminata con l’ammissione a un campionato importante che comporta lunghe trasferte in Sicilia e una squadra di grossa caratura per poter competere ad alti livelli. La dirigenza della Tecnocar, che giocherà il sabato al Palabianchini, è giù al lavoro per rafforzare l’organico.

Paolo Iannuccelli