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Latina. An, il congresso. Fabio Bianchi: «Il mio obiettivo è quello di rilanciare il partito. La delega alla cultura in Provincia? Non la lascio...»

Ai microfoni di ParvapoliS con Fabio Bianchi, candidato alla presidenza provinciale di Latina di An. Qual è il suo programma? «Rilanciare il partito e rimettere in cammino una comunità, quella di Alleanza Nazionale, che aspetta una direzione ed una direttiva. Ci troviamo oggi dinanzi ad una posizione articolata tra più candidati, che tenteremo di ricomporre nelle prossime ore. Se però non sarà possibile, dovremo trarre ricchezza dal dialogo serrato che ci sarà nel congresso, per rimettere in moto i valori di An, che devono diventare sempre di più patrimonio comune di tutti gli iscritti». Quando lei parla di ricomposizione delle posizioni si riferisce in particolare a Giovanni Di Giorgi. C'è però anche un altro candidato, Massimo Giovanchelli: sarà possibile con lui un dialogo? «Mi riferisco infatti a Giovanni Di Giorgi, perché viene da quel contesto umano con cui noi abbiamo sempre lavorato. Massimo, anche per distanze di carattere geografico, ma probabilmente anche di carattere culturale, non è da me ritenuto in questo momento un interlocutore possibile per ricomporre un quadro a due candidature anziché a tre. Mi auguro che nelle prossime ore possiamo trovare un'intesa con Giovanni; ove non fosse, traiamo ricchezza da queste diversità». In che modo trovare un'intesa con Giovanni? «Nel modo di gestione del partito: innanzitutto per un fatto generazionale e poi per la possibilità di spogliarci di tutte le nostre ambizioni personali e di rilanciare il movimento politico andando sul territorio. Abbiamo visioni diverse che stiamo concertando e stiamo analizzando nelle loro diversità per ricomporle». Diverse decine di persone sono uscite da An negli ultimi mesi ed hanno scelto altre strade politiche, in particolare a Latina e a Sabaudia ed altri 75 sono stati espulsi dal partito per queste decisioni. Esiste una possibilità di dialogo? «Assolutamente si, An è un partito aperto, ma chiaramente dovranno essere loro a riapprodare ad An, soprattutto per i motivi per i quali noi non ne siamo mai usciti: il rispetto dei valori, della linea politica, e di quei contenuti e di quella comunità che oggi Alleanza Nazionale rappresenta». Giovanni Di Giorgi ha detto «Rinuncio a qualsiasi ipotesi di incarico come assessore comunale per candidarmi alla presidenza». Lei rinuncerà al suo ruolo di assessore provinciale? «Di Giorgi in questo momento non è assessore, quindi non lascia nulla. Io non intendo lasciare, per un semplice motivo: non c'è incompatibilità tra incarico amministrativo ed incarico politico. Alcune federazioni provinciali d'Italia sono guidate addirittura da europarlamentari, che fanno i presidenti di partito da Strasburgo; io intendo farlo sul territorio, in mezzo alla gente, ed essere assessore non è certo un impedimento». In avvio di conferenza stampa, Bianchi ha voluto sgombrare il campo da ogni equivoco riguardo al fatto di essere "il candidato indicato da Zaccheo": «La mia candidatura - ha esordito - non è stata imposta dall'alto: il sindaco Zaccheo non parteggia per nessuno, e sta anzi lavorando in queste ore per ricompattare il quadro del partito». Bianchi ha inoltre chiarito, relativamente alle firme a sostegno della sua candidatura, che sono già pronte: «Anzi - ha aggiunto - ne abbiamo raccolte più del necessario e molte sono anche di elevata qualità amministrativa». Tra le persone presenti oggi accanto a Bianchi, i due ex assessori comunali Maurizio Guercio e Stefano Galetto, gli ex coordinatori comunali di An, Gugliemo Saurini e Luigi Angiello, e il primo degli eletti nella ultima tornata elettorale, Pasquale Maietta. Il congresso di An si aprirà oggi pomeriggio alle ore 18.00 presso il Victoria Residence Palace di Latina con i saluti delle delegazioni dei partiti della Cdl; domani, sabato, alle ore 9.00 inizierà il dibattito, mentre nel pomeriggio, dalle ore 17.00 alle ore 22.00, si terranno le votazioni nei tre seggi predisposti: Latina, Sezze e Fondi.

Andrea Apruzzese