Venerdì 02/05/2025 
Parvapolis
categorie
Home page
Appuntamenti
Cronaca
Cultura
Economia
Politica
Sport


Parvapolis >> Politica

Latina. Deposito di scorie a Borgo Sabotino, si mobiliti la città. Luca Colombo: «In questi anni Zaccheo ha gestito male il rapporto con la Sogin»

«L’insediamento del Consiglio Comunale di Latina dovrà essere l’occasione per lanciare una grande iniziativa di mobilitazione dei cittadini di Latina sia fatta chiarezza, perché la realizzazione di una deposito di scorie nucleari a Borgo Sabotino non può essere oggetto di scambio a livello economico». Scrive Luca Colombo della Margherita: «In questi anni, in modo superficiale ed irresponsabile il Comune di Latina ha lavorato su un protocollo di intesa con la società SOGIN per avere disponibili dei terreni compresi nella fascia vincolata alla centrale nucleare per inserirli nell’area del progetto del porto a Foce Verde. La proposta di un protocollo di intesa, portata all’approvazione del Consiglio Comunale nella scorsa consiliatura, è crollata sotto il peso delle contraddizioni e dell’incapacità a difendere gli interessi della popolazione da parte della maggioranza, tanto da costringere Zaccheo a ritirare la proposta su richiesta dell’opposizione. In sintesi i punti essenziali della questione: il problema delle compensazioni e dello svincolo di terreni per il progetto del porto viene dopo la questione prioritaria della sicurezza dei cittadini e della certezza su che cosa la SOGIN – società incaricata dello smantellamento e messa in sicurezza delle centrali nucleari come quella di Borgo sabotino - vuole realizzare effettivamente e quali garanzie vi sono che quanto realizzato servirà allo scopo oggi dichiarato, ossia un deposito provvisorio per i fanghi e per il materiale contaminato, esclusivamente proveniente dalla centrale stessa; premesso che si è accertato che la SOGIN non era abilitata a svincolare i terreni chiesti dal Comune in quanto abilitata solo alla messa in sicurezza dei siti, come si è evinto dalla scandalosa proposta di protocollo di intesa ritirato dal Sindaco in Consiglio Comunale, occorre stabilire con certezza e trasparenza la necessità di realizzare questi depositi definiti temporanei, sapendo perfettamente che il sito nazionale definitivo, previsto dalla legge, non è stato individuato; perché pur essendo previsto da anni la realizzazione del deposito temporaneo, ciò non è avvenuto? Se abbiamo corso dei rischi da un punto di vista della sicurezza per il materiale da stoccare in questo deposito, nessun indugio, né tantomeno trattativa andava fatta con la SOGIN; se invece non vi sono pericoli immediati e lo stoccaggio del materiale fa parte di un programma complessivo di dismissione del sito, occorre allora bloccare la sua realizzazione chiarendo due aspetti: a) occorre individuare prima il sito nazionale definitivo; b) occorre stabilire che il rientro dall’Inghilterra delle scorie nucleari di medio ed alto rischio, lì attualmente stoccato, avverrà utilizzando il sito nazionale da individuare come previsto per legge e poiché di questa individuazione non vi è traccia, nessun sito provvisorio può essere realizzato per dirottarvi alla bisogna le scorie nucleari che dovessero rientrare improvvisamente dall’Inghilterra. È stata incredibile l’approssimazione e l’irresponsabilità della maggioranza: lunedì all’insediamento del Consiglio Comunale occorre lanciare una grande mobilitazione popolare per bloccare la realizzazione del deposito provvisorio e nominare una commissione di esperti che riferisca al Consiglio Comunale la situazione in ordine alle condizioni di sicurezza dell’area».

Elisabetta Rizzo


PocketPC visualization by Panservice