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Priverno. Perpetuo inesausto movimento. Susanna Tamaro: «Non mi piace apparire, ed evito da sempre con cura mondanità e salotti letterari...»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Susanna Tamaro, a Fossanova per un suo testo
dal titolo "Perpetuo inesausto movimento", lei stessa è voce recitante, alternandosi con
Quatuor pour la fin du temps...
«Sì, abbiamo lavorato a questa
opera per un paio di anni. È un testo praticamente apocalittico. Un'opera
struggente»
Lei è la donna dei record. Il suo "Va' dove ti porta il cuore", ha venduto nel
mondo 14 milioni di copie.
Cosa si prova? «Sì, un libro tradotto in 45 lingue. Ho avuto successo all'improvviso.
Ho fatto tanta gavetta, lo stesso Claudio Magris si lamentava della mia scarsa
visibilità. Poi è stato shockante. Immaginatevi una come me, schiva, introversa,
riservata catapultata da un giorno all'altro ai massimi livelli di notorietà».
Infatti lei è un'antimondana... «Sì, credo di essere in questo molto saggia. Non è
che ci credo molto al successo. Il successo non va inseguito. Bisogna lasciarlo
accadere ma anche andare. Altrimenti diventa una trappola». E i salotti sono da bruciare...
«Io non appaio mai, è una scelta personale». Lei ha un forte senso d'impegno...
«Essere un intellettuale è una responsabilità, sempre e comunque. Uno con le parole
crea mondi, distrugge mondi. Ha un potere. Può usarlo per costruire consapevolezza».
Tu sei triestina, sei andata a vivere ad Orvieto, per ricostruire una tua dimensione
spirituale... «Io sono stata a Roma. Ma non potevo starci a lungo. Una persona che scrive
ha bisogno anche di silenzio e solitudine».
Claudio Ruggiero
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