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Latina. L'Atto aziendale della Asl. Nicola Calandrini: «Ritengo l'Università una risorsa preziosa di cui non possiamo fare a meno»
L’Atto Aziendale della ASL Latina, recentemente presentato dalla Dott.ssa Coiro, nuovo Direttore Generale, mi fornisce l’occasione per una serie di riflessioni in tema di sanità locale.
Un argomento che vede l’Amministrazione Comunale di Latina sempre attenta e presente, sia attraverso contributi di idee, proposte, suggerimenti anche con interventi di tipo economico.
Ritengo l’Università di Latina una risorsa indispensabile per la crescita della nostra Città e dell’intera Provincia, e la Facoltà di Medicina e Chirurgia, in particolare, anche come elemento strategico con il fine di migliorare la qualità dei servizi medici ed assistenziali rivolti ai nostri concittadini.
Pensò, però, ad una Facoltà con un corpo accademico formato da persone desiderose di utilizzare le proprie professionalità a servizio degli studenti e del territorio pontino. Per far nascere, anche, una “ Sanità Universitaria Pontina”...
Il rischio che sembra intravedersi, invece, è che stia iniziando una sorta di occupazione di posizioni ed incarichi universitari, che poco hanno a che vedere con gli interessi e con la crescita sanitaria della nostra Città e Provincia.
Su questi, già preoccupanti elementi, si innesta anche l’Atto Aziendale della ASL, un documento che ha ricevuto più di una critica fin dal suo apparire.
Un Documento che colpisce pesantemente l’Ospedale S.M.Goretti di Latina in alcuni dei suoi settori più importanti, come il Dipartimento Materno-Infantile ed il Day Surgery che vengono trasferiti in altre zone della Provincia. Oppure la soppressione del Dipartimento di OncoEmatologia, le cui 4 Unità Operative , Oncologia, Ematologia, Radioterapia, Medicina Nucleare non avranno più la struttura di coordinamento e di rete che ne ha distinto, fino ad oggi, il lavoro.
Una decisione , questa in particolare, che non sembra trovare spiegazione alcuna, che elimina 25 anni di lavoro e di eccellenti risultati, che va contro le indicazioni del Piano Sanitario Nazionale Oncologico del Ministero della Salute il quale prevede, espressamente, la creazione e lo sviluppo di Dipartimenti Oncologici simili a quello già esistente a Latina.
Un atto che sembra ignorare le storie di dolore e di speranza di tanti ammalati che, nella professionalità ed umanità del personale del Dipartimento, e dei volontari della Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumori di Latina, hanno comunque trovato un percorso integrato di cura che potesse lenire il loro quotidiano calvario.
A fronte di una situazione che sembra prefigurarsi estremamente negativa, nei confronti della Città, di una classe medica disorientata, di cittadini che, ogni giorno che passa, ci esprimono la loro crescente preoccupazione, una Amministrazione Comunale non può rimanere indifferente.
Chiederò che il Sindaco On Zaccheo, quanto prima, attivi la Conferenza dei Sindaci che dovrà esprimere, una chiara posizione verso l’ Atto Aziendale della Asl, dal quale emerge un quadro fosco per Latina rispetto all’Ospedale S.M.Goretti.
Se il documento della ASL, non dovesse, comunque, essere modificato proporrò che il Comune di Latina contribuisca economicamente a sollevare il nostro Ospedale dalle carenze e dalle difficoltà nelle quali, l’Atto lo andrà a far cadere e regredire.
Andrea Apruzzese
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