Parvapolis >> Economia
Latina. Welfare, mercato del lavoro e ammortizzatori sociali. Cesare Damiano: «Stanziati 700 miliardi di fondi per aiutare i giovani...»
Ai microfoni di ParvapoliS con il ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, Cesare Damiano, a Latina per partecipare al convegno “Welfare, mercato del lavoro e ammortizzatori sociali” organizzato dalla segreteria provinciale di Latina dei Ds.
Come può intervenire il governo e quali possono essere le soluzioni per la provincia di Latina, che soffre per la disoccupazione e per altre problematiche nel settore del lavoro?
«Mi occupo di problemi generali: come sapete, ho passato tutti questi mesi a dedicarmi ai temi dello Stato sociale, delle pensioni, degli ammortizzatori sociali e della disoccupazione. Mi auguro che le soluzioni che abbiamo trovato aiutino chi ha maggiori difficoltà; la domanda che mi faccio sempre è se l'azione di governo faccia star meglio le persone che vorremmo rappresentare. Io credo che l'azione di governo sulle pensioni basse aiuta coloro che faticano ad arrivare a fine mese. Il nostro intervento per i giovani, con maggiori coperture per il lavoro e per la futura pensione, aiuta i figli che entrano nel lavoro discontinuo: sono un insieme di interventi che possono portare verso una maggiore equità».
L'azione di governo nei confronti dei giovani mira ad eliminare la “disoccupazione cronica”, rappresentata dai contratti a termine e dalla precarietà?
«Da un anno interveniamo sulla precarietà; ora i giovani possono sommare tutti i contributi, la laurea può essere riscattata in modo più favorevole, e abbiamo alzato l'indennità di disoccupazione. È la prima volta che un governo stanzia 700 miliardi per migliorare queste indennità che vanno a vantaggio di tutti ma in particolare per i più deboli, sicuramente i giovani e le donne che faticano ad entrare nel mercato del lavoro».
Commentando l'intesa raggiunta sul protocollo con le parti sociali, Damiano ha sottolineato che «è stata la trattativa più dura cui abbia mai partecipato, non solo perché davanti avevamo quaranta associazioni di categoria, ciascuna con il proprio pensiero, ma anche perché il governo è composto di 25 persone, caratterizzate da una certa 'vivacità intellettuale', ed è sostenuto da dieci partiti che non sempre pensano nello stesso modo». Il ministro ha poi aggiunto che «il governo distribuirà, sotto forma di pensioni e tutele, 35 miliardi di euro nei prossimi dieci anni, cui si aggiungeranno 50 miliardi per il cuneo fiscale».
Andrea Apruzzese
Riproduci il filmato oppure procedi con il download.
|