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Latina. Escavo di Rio Martino. Fabrizio Cirilli: «Credo sia arrivato il momento di dare un nome alle cose e ai responsabili»
«È doveroso fare chiarezza sulla questione legata all’insabbiamento del canale di Rio Martino e ai relativi lavori di escavo al di là della questione legata alla poco edificante corsa ad appropriarsi meriti di cose trattate con superficialità». Scrive Fabrizio Cirilli: «In particolare per arrivare a comprendere i motivi dell’ incontro che si è tenuto in questi giorni tra il Sindaco, la Ge.Port (società che ha in concessione dal Comune la gestione del canale), il presidente del Consorzio di Bonifica e i pescatori, con i primi che hanno promesso a questi ultimi opere aggiuntive e di miglioria al canale.
La problematica della barra sabbiosa che occlude la foce dell’approdo è stata denunciata formalmente allorché vi furono danni per oltre 4000 euro all’imbarcazione di un operatore, proprio mentre questi tentava di uscire in mare aperto. A seguito di tale incidente, di fatto, su mia proposta feci presentare una domanda, firmata dal presidente della cooperativa dei pescatori, indirizzata all’assessore ai lavori pubblici della Regione Lazio Bruno Astorre, e nella quale per l’appunto si conveniva sulla necessità di effettuare subito i lavori di escavo considerati i danni subiti dalle imbarcazioni.
È da sottolineare come l’assessore Astorre, facente parte del gruppo della Margherita ( e sottolineo questo per non togliere meriti a nessuno anche se di un’altra appartenenza politica rispetto la mia), si sia attivato immediatamente facendo effettuare dagli uffici competenti della Pisana i sopralluoghi tecnici, avviando tutti i contatti del caso con il Consorzio di Bonifica per l’attivazione di tutte le procedure di escavo e, soprattutto, stanziando una somma d’urgenza per l’avvio immediato dei lavori. Ora, però, veniamo a conoscenza che le operazioni di escavo rientrano nelle competenze e negli obblighi della società privata Ge. Port, e che il Sindaco ne è perfettamente a conoscenza, essendo ciò stabilito da una clausola dell’avviso pubblico ( punto 5: canoni – corrispettivi e prestazioni) con il quale, per l’appunto, il Comune di Latina ha dato l’affidamento temporaneo della concessione del porto canale alla suddetta società.
Pertanto appare alquanto singolare l’incontro tra Sindaco, Consorzio di Bonifica e Ge. Port con i pescatori, tra l’altro pubblicizzato attraverso la stampa locale; in particolare è singolare quanto è trapelato dall’incontro. E’singolare infatti che colui che avrebbe dovuto segnalare il problema dell’insabbiamento (presidente del Consorzio di Bonifica), colui che avrebbe dovuto effettuare a proprie spese l’escavo (Geport) e colui che avrebbe dovuto pretendere che ciò succedesse (Sindaco), vadano insieme a parlare di ciò che non hanno fatto e di ciò che si dovrà fare nel futuro.
E importante, dunque, dare nome e cognome a questioni del tutto incomprensibili. Ed il riferimento non può che essere rivolto al Sindaco, che ha in pugno un avviso pubblico in base al quale dovrebbe sollecitare la società concessionaria ad ottemperare ai propri obblighi, anche minacciando la revoca della concessione, considerato, poi, che per un posto barca la Ge.Port incassa un corrispettivo di circa 260 euro al mese, e non andare a braccetto con la società stessa a promettere opere che noi riteniamo essere diritt»i.
Andrea Apruzzese
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