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Pontinia. La settimana mondiale dell'acqua. Dopo che il Tar ha bocciato il ricorso della Provincia. Libralato: «Finalmente buone notizie»
Arrivano buone
notizie per l’acqua e i contribuenti di Pontinia in quella che l’ONU ha
indicato come la settimana mondiale dell’acqua.
Il Tar di Latina boccia
il ricorso presentato dall’amministrazione provinciale di Latina che
aveva chiesto la nomina del commissario ad acta contro i comuni che non
avevano ratificato la convenzione di gestione con la società pubblico-
privata che gestisce il ciclo dell’acqua nell’Ato4. Scrive Giorgio Libralato:
«Si avvicina,
anche il consiglio comunale di Pontinia che, su proposta del
comitato provinciale dell’acqua, dovrebbe bocciare la ratifica della
convenzione e far uscire anche Pontinia da una gestione con migliaia di
contestazioni e ricorsi.
La gestione dell’acqua in provincia di Latina
è diventata un caso nazionale, se ne sono occupati le reti televisive
nazionali, oltre alle testate giornalistiche.
La proposta si è estesa
in tutta la penisola portando ad una proposta di legge popolare per
tornare alla sola gestione pubblica.
Nel Lazio e in provincia di Latina
i verdi sono stati protagonisti di 2 proposte di legge regionale,
sempre per tornare alla gestione pubblica.
La gestione dell’acqua, su
proposta dei verdi della provincia di Latina, è stato uno dei 4 punti
principali delle campagne elettorali del centro sinistra, dalle
provinciali i del 2004, alle regionali del 2005 con le promesse di
Piero Marrazzo, alle parlamentari del 2006 se ne sono occupati i big
nazionali.
Tornando al comune di Pontinia la giunta Tombolillo, in
carica fino al maggio 2003, non aveva mai aderito alla società pubblico-
privata seguendo l’esempio di Bassiano.
Durante la campagna elettorale
per l’elezione del sindaco avvenuta nel luglio 2006, la lista di centro
sinistra si era impegnata a rivedere gli accordi e la gestione dell’
acqua pubblica voluta dalla precedente giunta di destra.
Con l’arrivo
della giunta di destra, nel maggio del 2003, rimasta in carica fino al
dicembre 2005, oltre all’adesione alla società pubblico-privata, sono
stati fatti dei passaggi amministrativi anomali, tanto è vero che in
consiglio comunale non vi è stata alcuna decisione, né relativa al
conferimento delle reti, né all’approvazione delle tariffe che sono
state, quindi, iniziative del sindaco o della giunta, mai ratificate.
La decisione della giunta di destra è stata fortemente contestata sia
dall’opposizione, sia dai cittadini ed ha dovuto chiedere, ottenendo,
la dilazione del pagamento delle prime, sbagliate per molti casi,
bollette.
Difatti, come si legge in una proposta di delibera: il
24/05/2004 la deliberazione della giunta comunale di Pontinia n. 59, n.
9513 di prot. gen. del 31/05/2004, avente per oggetto “consegna delle
reti idriche, di fognatura ed impianti di depurazione”. In tale
delibera al 6. capoverso di pag. 2 si recita: “in attesa di entrare a
far parte eventualmente della società pubblico – privata;”…. Omissis.
Quindi alla pagina 3, conclusiva: “ Delibera 1) di consegnare, attese
le premesse, ai sensi dell’art. 18 della convenzione di cooperazione le
reti e gli impianti comunali relativi alla gestione del servizio di
acquedotto, fognatura ed impianti di depurazione– quale soggetto
gestore del Servizio Idrico Integrato dell’Ambito Territoriale Ottimale
n. 4 Lazio Meridionale – Latina, secondo…”
in data 23/06/2004, presso
la sede della Segreteria Tecnica Operativa dell’ATO 4, tra il Comune di
Pontinia e la società., è stato sottoscritto il “verbale di consegna”
dal mese di Maggio 2005 la società. ha inviato agli utenti del comune
le fatture per servizio idrico a seguito della cessioni d’uso degli
impianti avvenuta con atto verbale sottoscritto dai rappresentanti del
Sindaco, come da punto 2 del verbale di deliberazione della giunta
comunale n. 59 del 24/05/04 senza che l’Ente abbia precedentemente
esaminato ed approvato il contratto di servizio (Convenzione di
Gestione) e gli atti propedeutici all’affidamento del servizio. L’invio
delle fatture è avvenuto senza verifica né alcuna lettura dei consumi,
come da comunicato della Società in data 28 novembre 2005 che
comunicava il primo sopralluogo presso le singole utenze.
Le prime
fatture sono state recapitate ben dopo dodici mesi, nel maggio 2005,
dalla data di cessione degli impianti e quindi dall’affido del servizio
alla società, la quale inoltre non ha rispettato gli obblighi verso
gli utenti previsti dall’art.55c2 (Adeguamento dei contratti esistenti)
ed art.11c1 (perfezionamento del contratto) del regolamento di
servizio, non avendo informato tempestivamente l’utente della nuova
vigenza contrattuale e degli oneri derivanti dall’art. 7.10 della
convenzione di gestione;
Non è stato rispettato l’obbligo derivante
dall’art. 9.3 della convenzione di gestione prevede espressamente che,
“ al fine di favorire un rapporto equilibrato con l’utente” il gestore
è obbligato ad assicurare la diffusione della Carta dei Servizi
“attraverso la consegna di una copia ad ogni utente e la disponibilità
presso tutti i suoi uffici aperti al pubblico”;
Con la mancata
informazione preventiva all’utenza come previsto dalla convenzione e
dal regolamento di servizio ha di fatto violato l’art. 33, comma 2
lett. L, M e O del codice del consumo che, espressamente, vieta l’
adesione del consumatore a clausole che il medesimo non ha potuto
conoscere (lett. L) ovvero la modifica unilaterale di clausole o delle
condizioni di fornitura del prodotto senza alcun giustificato motivo
indicato nel contratto stesso (lett. M) e, ancora , vieta al
professionista di aumentare il prezzo del bene o del servizio senza che
il consumatore possa recedere dal contratto se il prezzo risulti
eccessivamente oneroso (lett. O);
Il regolamento e la contabilità della
società con l’applicazione di tariffe e di classi di appartenenza ha
modificato le classi, le tabelle e le tariffe contrattuali in corso tra
il comune di Pontinia e gli Utenti. Nessuna informazione in proposito è
stata inviata agli Utenti che quindi non hanno potuto recedere o
modificare i dati contrattuali.
L’invio delle prime fatture nei mesi di
aprile e maggio 2005, senza il rispetto dell’informazione preventiva
sulla nuova vigenza contrattuale, ha generato momenti d’inquietudine e
di tensione nella popolazione come riportato dagli organi stampa ed ha
altresì messo in difficoltà l’ente comunale;
Tale invio ha generato
diffuse proteste per l’incongruenza dei dati ivi riportati e i dati
contrattuali in corso con il comune di Pontinia, generando disagi per l’
ubicazione degli uffici fuori sede e scarsamente serviti da mezzi
pubblici, con capienza insufficiente ad ascoltare, verificare e
correggere tutti gli errori riportati nelle fatture.
In data 16 maggio
2005 il consiglio comunale di Pontinia chiedeva il differimento del
pagamento delle fatture, nonché l’apertura di un ufficio reclami e
informazioni a Pontinia;
In seguito a tali motivate proteste la Società
in data 17/05/2005 emetteva un comunicato dove differiva il pagamento
delle fatture, nonché l’apertura di un punto informazioni a Pontinia;
Dopo circa 18 mesi dalla data di cessione degli impianti e solo dopo l’
emissione delle prime fatture la società ha provveduto alla prima
raccolta dei dati degli utenti.
Difatti come si legge nel comunicato
della Società del 25 novembre 2005 : “Nel Comune di Pontinia inizia il
progetto di rilevazione dei dai “sul campo” direttamente presso i
clienti per il completamento della banca dati Dal 28 novembre 2005 il
personale autorizzato si recherà presso i clienti e chiederà conferma
di informazioni relative a:
- dati anagrafici generali
- indirizzo
residenza, fornitura e recapito corrispondenza
- tipologia e categoria
utenza
- eventuale tipo di servizio (solo acquedotto, solo fognatura e
depurazione, oppure servizio idrico integrato).
Si ricorda che il
personale è munito di tesserino di riconoscimento e, Attenzione: non si
tratta di un normale ciclo di lettura dei contatori, pertanto, in caso
di assenza, non occorre inviare l’autolettura».
Diana A. Harja
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