Parvapolis >> Cultura
Latina. Fabritio Caroso, il chitarra festival. Al Cafaro esplode l'entusiasmo per Juan Manuel Canizares: «Una grande e bella emozione»
Ai microfoni di Parvapolis Juan Manuel Canizares, grande virtuoso di chitarra flamenco che sabato 11 agosto ha deliziato il pubblico del Teatro Cafaro di Latina con una performance superlativa. Nato nel 1966 da una famiglia andalusa, sin da piccolo ha respirato aria di grande musica grazie al padre, entusiasta di chitarra, ed al fratello Rafael che gli ha trasmesso la grande passione. All’età di sedici anni vince il premio nazionale di chitarra Jerez e nel 1989, dopo il Conservatorio, va in tour con il gruppo ‘L’ultimo della fila’. Inizia una collaborazione importante con Peter Gabriel, Michael Brecker e Al Di Meola, oltre che con l’interessante ensemble teatrale ‘La fura dels baus’. Ma la consacrazione la ottiene costituendo un trio con il grandissimo Paco De Lucia e il nipote del geniale Jose Maria Bandiera, con i quali è stato in tournee tra il 1989 ed il 1992, con il suggello della registrazione della Suite Iberia da Albeniz. Juan Manuel Canizares ha anche composto colonne sonore di film di successo, quali ‘La Lola se va a los puertos’ . Ha contribuito ad Omega di Enrique Morente e, oggigiorno, è considerato l’erede naturale di Paco De Lucia, grazie alla sua eccezionale tecnica virtuosistica, originale e di raro talento, che gli consente sonorità effervescenti e di ammirevoli velocità che tolgono il fiato allo spettatore. Il tutto condito da un’anima caliente che denota il grande amore per il flamenco, che permea ogni cellula del suo organismo.
-La musica del flamenco è per me una forma di vita che ho respirato sin da bambino , in un ambiente Andaluso. nel sentire mio padre cantare e nel vedere mio fratello suonare la chitarra. E’ una forma di vita speciale. –Come viene compresa questa musica in tutto il mondo, sia in Italia, col temperamento latino, che nel resto del mondo? –L’Italia e la Spagna hanno molto in comune e quindi incontro un pubblico caldo, che vive all’altezza del flamenco. Il flamenco è una musica che riflette il carattere di un popolo, quello Andaluso in questo caso, e credo che il pubblico italiano lo capta molto bene. Per il resto del mondo, io non posso controllare ciò che pensa la gente, l’unica cosa che controllo è quello che faccio io, e cioè suonare con la stessa concentrazione. Il pubblico è sempre composto da persone e io non lo differenzio, il mio lavoro è quello di essere un chitarrista di flamenco che cerca di trasmettere le emozioni in tutto il mondo, sia italiano che di qualsiasi altra nazione.
Claudio Ruggiero
Riproduci il filmato oppure procedi con il download.
|