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Latina. PD, le perplessità di Giorgio De Marchis. Luca Colombo: «C'è bisogno di meno personalismi e visibilità a tutti i costi»

La ricerca di polemica da parte di Giorgio De Marchis è fuori luogo. Nessun problema a “nominare” un comitato, il cui limite in realtà è quello di essere appunto nominato, a differenza della strada scelta per i Segretari, nazionale e regionale, che verranno eletti dai cittadini che vorranno iscriversi al P.D. andando a votare il 14 ottobre. Avremmo voluto la possibilità per i cittadini che aderiranno al P.D. di poter esprimere con la preferenza i propri rappresentanti delegati, tuttavia l’elezione del segretario è sicuramente preferibile alla nomina di uno speaker, come pure molti accesi sostenitori del P.D. avrebbero voluto. C’è un fervore di iniziative di confronto e di aggregazione intorno alla nascita del P.D. a Latina e in provincia e questo è avvenuto spontaneamente liberamente, senza alcun comitato nominato per “dirigere” alcunché. Crediamo che il dibattito in corso potrà essere anche più interessante se la naturale articolazione del P.D. sul piano culturale e politico si esprimerà con maggiore coraggio e convinzione sui contenuti e sul profilo del partito provinciale e regionale, dopo la naturale e assolutamente positiva fase di entusiasmo e di adesione al nuovo progetto politico nazionale. Quanto al gruppo consiliare del P.D., oltre a dover sottolineare l’impegno personale e di Omar Sarrubbo per la sua costituzione, nonostante qualche anacronistico tentativo di voler partire con i vecchi gruppi, credo che la scelta delle commissioni consiliari sia come sempre rimessa all’autonomia del gruppo. Il gruppo consiliare ha bisogno di lavoro di squadra e meno di personalismi e ricerca di visibilità a tutti i costi: su questo credo di trovare De Marchis d’accordo. Sulle vicende politiche, rispetto al gruppo formato da consiglieri comunali eletti dai cittadini, non credo abbia autorevolezza un comitato “nominato”, senza alcuna investitura democratica. I Segretari politici di DS e Margherita, eletti dai rispettivi congressi pochi mesi fa, hanno sempre coadiuvato il gruppo consiliare del P.D. su tutte le questioni politiche, a partire da quella decisiva della sua costituzione immediata. Avremmo voluto che il 14 ottobre si procedesse anche ad un’investitura democratica di organi comunali e provinciali del P.D.: non si è ritenuto opportuno procedervi nelle decisioni nazionali e, anche se non condividiamo la scelta nazionale, non riteniamo che “nominare” il comitato cittadino colmi il dato politico. Tuttavia, non vi è da parte della Margherita di Latina nessuna contrarietà e ai primi di settembre potremo procedere senza polemiche.

Andrea Apruzzese


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