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Latina. La classifica Istat sull'attenzione eco-compatibile dei Comuni fotografa lo stato dell'ambiente nel capoluogo. Attacco di De Marchis

«La classifica dell’attenzione all’eco-compatibilità dei Comuni capoluogo italiani, pubblicata dall’Istat, vede scendere il capoluogo pontino all’88esimo posto, perdendo 3,6 punti». Scrive Giorgio De Marchis: «È senz’altro vero che le classifiche vanno lette integralmente e che, alle volte, un solo indicatore negativo rischia di compromettere l’immagine di un Comune ma tutto questo, nel caso di Latina non può valere, infatti i pessimi piazzamenti di Latina nelle diverse classifiche rappresentano la costante degli ultimi anni. Sia che si tenga conto di indicatori economici, oppure culturali, oppure ambientali come nell’ultima classifica, la città di Latina sprofonda sempre più in basso. Probabilmente qualche problema e qualche sottovalutazione dello stato in cui versa la città deve pure esserci. Il risultato dell’ultima classifica dovrebbe far riflettere molto l’intera classe dirigente. Questa volta non si parla di PIL e di ricchezza, ma si parla di qualità della vita, di acqua, di rifiuti, di traffico, di verde pubblico, insomma di tutte quelle categorie che incidono direttamente sulla vita degli individui. Ed allora, guardando la nostra realtà ci accorgiamo che il pessimo risultato è la fotografia reale di Latina. Basta pensare al sistema dei trasporti pubblici ancora fortemente inadeguato, oppure al problema del traffico che rischia di trasformarsi sempre più in una nuova emergenza. Il Piano del traffico si è rivelato del tutto inadeguato. Un’altra grande emergenza è rappresentata dalla zonizzazione acustica, malgrado il Piano predisposto dal Comune molti, tanti, troppi cittadini lamentano l’eccesso di rumore, soprattutto nel centro cittadino. Rimane irrisolto il problema della produzione di rifiuti che continuano ad aumentare malgrado la raccolta differenziata. Infine c’è il tema dei parchi e delle zone verdi diventati drammaticamente insufficienti dinanzi ai processi di urbanizzazione galoppanti degli ultimi anni, che hanno fatto aumentare a dismisura le aree destinate alle residenze. I parchi della città sono insufficienti e, spesso, privi di manutenzione. Il quadro che emerge è di una città e di un’amministrazione in grave ritardo rispetto alle tematiche ambientali. In questo senso preoccupa che l’agenda amministrativa autunnale non preveda i temi della eco-compatibilità. Sarà necessario, partendo proprio dai risultati di questa classifica, porre le basi di un progetto integrato per la tutela dell’ambiente cittadino che sia in grado di dettare le linee di indirizzo per la definizione di una programmazione amministrativa mirata all’emanazione di provvedimenti eco-compatibili».

Rita Bittarelli


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