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Latina. Tia, quella tassa non s'ha da pagare. Giuseppe Pannone: «Siamo un caso unico in Italia. Il gestore usi un po' di buon senso»
«Se la Latina Ambiente avesse messo sempre il medesimo impegno negli adempimenti contrattuali, così come sta facendo nel richiedere in fattura somme non dovute, avremmo un servizio complessivamente migliore e, soprattutto, minori costi per i cittadini». Scrive Giuseppe Pannone:
«La tesi sostenuta dall'amministratore è di fatto una interpretazione personale ed interessata della società, basti pensare che il gettito di questa imposta porterebbe nelle casse del gestore oltre 400.000 euro.
Nel caso del tributo provinciale per l'ambiente l'effetto soppressivo previsto dall'art. 264 comma 1 lettera n) del c.d. Codice dell'Ambiente è immediato, per cui a decorrere dal 29.4.2006 l'obbligo tributario non può più sorgere ed il prelievo non può essere applicato e riscosso, né recuperato e, se riscosso (come è avvenuto per le bollette del 2006), va rimborsato. E' vero che si è in attesa dell'approvazione dei regolamenti attuativi della Codice dell'Ambiente, ma la Tassa Provinciale è oggetto di specifica sospensione per cui, in mancanza di un provvedimento contrario, l'applicazione risulta arbitraria, con il rischio di rendere inesigibili tutte le fatture emesse. La Latina Ambiente farebbe bene a restituire le somme in tal senso riscosse per l'anno scorso e a stralciare la richiesta per l'anno in corso. L'effetto della sospensione, concettualmente e giuridicamente, comporta una interruzione e priva qualsiasi soggetto del potere di applicare la tassa, anche perché in materia tributaria ogni imposizione deve derivare dall'applicazione della norma che la contempla, si tratta di una materia rigida che non può essere lasciata alla libera interpretazione di un ente o società, che tra l'altro, ha un interesse ad incassare.
D'altronde, non si spiegherebbe perché in tutto il resto del paese la Tassa Provinciale non viene più applicata.
Ribadisco la necessità di un intervento del sindaco, quale garante in materia di tributi locali, con una moratoria per far chiarezza su questo e su altri temi. Non si può continuare a vessare i cittadini senza dare le dovute spiegazioni.
Se dovessi dare un consiglio ai cittadini, li inviterei a pagare la prima rata della TIA, dato che il servizio comunque viene effettuato, a seguire attentamente gli sviluppi della vicenda e a sospendere, perdurando le incertezze, i successivi versamenti».
Andrea Apruzzese
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