Martedì 20/05/2025 
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Latina. Partito democratico, obiettivo identità. «Dentro c'è spazio per tutti, pure per i liberisti». E tutti guardano al 14 ottobre...

Come con Fassino a Bologna, anche a Latina si è conclusa la festa dell’Unità con un dibattito sul “futuro” del Partito Democratico. In Piazza D’Amico infatti, la maggior parte degli esponenti della nostra sinistra, da Maurizio Mansutti (nella foto) a Giorgio de Marchis a Gigi Panetta, si sono confrontati su questo tema. Il punto cruciale del dibattimento? Capire perché nasce l’esigenza del Partito Democratico. Sicuramente ciò che emerge è un bisogno di avvicinarsi alle persone sempre più distanti e disinteressate alla politica. Esigenza di semplificare un sistema politico “paralizzato” dalla frammentazione partitica. Dunque cosa fare? Unire le forze riformiste del centro sinistra , non limitandosi ai DS e alla Margherita, ma inserendo presto anche le componenti socialiste. Andare oltre le vecchie posizioni ideologiche e comprendere quali sono oggi i temi importanti.« Si deve difendere chi ha meno in questa società , non attraverso un’astratta politica di difesa di classe sociale che non ha più motivo di essere, ma attraverso la difesa dei consumi che interessano i più deboli »afferma De Marchis. Cosa fare per la nostra provincia? Capire quali sono le esigenze di sviluppo, interessandosi di temi come le nuove infrastrutture necessarie. Maggiore coesione e nello stesso tempo più apertura alle nuove problematiche della società. C’è chi guarda al 14 Ottobre, giorno delle primarie a Latina, con la speranza di una massiccia risposta popolare. C’è invece chi in maniera provocatoria cita il libro di Francesco Giavazzi e Alberto Alesina “ il liberismo è di sinistra”. Sicuramente non saranno contenti di ciò i liberisti anche perché a questo punto procedendo per paradossi il comunismo diventerà di destra.

Natalia Pane


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