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Sezze. L'esordio di Francesco Ruggiero. «Nel mio passato musicale la chitarra classica, la composizione. Ora c'è la direzione d'orchestra»
Le Telecamere di ParvapoliS su Francesco Ruggiero. L’Estate 2007 resterà una indelebilmente nella sua memoria, chitarrista classico, compositore ed arrangiatore, nonché direttore d’orchestra.
Questa è stata la stagione del suo esordio pubblico insieme con l’Orchestra Giovanile dei Monti Lepini, formazione di venti validissimi elementi, tra fiati ed archi, presso l’Auditorium di Sezze lo scorso 23 Agosto.
L’orchestra ha proposto un repertorio classico, arricchito da musiche di Ottorino Respighi, a cui è intitolato il Conservatorio di Musica di Latina, e da composizioni dello stesso Ruggiero, che si è divertito a dare nuova linfa ad una tarantella del ‘600.
Il concerto è stato chiuso, per la gioia di tutto il pubblico in sala, con un bel fuori programma del violinista Mario Rahi, che ha suonato il celeberrimo motivo di Luis Bacalov tratto dal film “Il Postino”.
Diplomatosi in Chitarra Classica al Conservatorio “O. Respighi” di Latina col M° Marcello Gasbarroni, Francesco Ruggiero si dedica anche allo studio di Composizione Sperimentale col M° Paolo Rotili e Musica Elettronica con l’ing. Sylviane Sapir.
Inizia presto a tenere concerti come chitarrista in Italia e all’estero, specie in Francia, sia come solista che come membro di formazioni da camera ed orchestrali, suonando per varie associazioni e prestigiose Istituzioni.
Come compositore invece segue i corsi di musica per film del M° Nicola Piovani, Premio Oscar per “La Vita è bella” di Benigni, all’Accademia Chigiana di Siena, e del M° Luis Bacalov, autore della colonna sonora de “Il Postino”, il capolavoro dell’indimenticabile Massimo Troisi, al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Ha scritto le colonne sonore di numerosi cortometraggi, tra cui: “La donna che adottò suo figlio”, che si è aggiudicato il Golden Globe della stampa estera di Giacomo Maia, co-sceneggiatore di Roberto Faenza nel film “Alla luce del sole”; “Sensi”, cartone animato prodotto dalla Scuola Nazionale di Cinema di Torino e dalla Regione Piemonte, e selezionato al prestigioso Festival Annecy nel 2005.
E poi, “Il Diavolo”, in concorso a Clermont-Ferrant nel 2007 e al David di Donatello dello stesso anno, di Andrea Lodovichetti, assistente regia di Paolo Sorrentino.
Ha inoltre scritto musica per Sky tv per il Teatro tra cui le musiche per il Monologo “Le Sradicate” interpretato dall’attrice colombiana Monica Marin, e messo in scena il 12 dicembre 2006 presso il Teatro Quirino di Roma nell’ambito della serata dedicata alla drammaturgia femminile latinoamericana cui hanno preso parte anche le attrici Piera Degli Esposti ed Isabelle Russinova.
Finora, Francesco Ruggiero ha scritto più di trenta lavori che vanno dallo strumento solista all’orchestra sinfonica fino ad arrivare al nastro magnetico esplorando ogni genere di musica: classica, contemporanea, musica leggera, popolare e musique concrète.
I suoi lavori e i suoi arrangiamenti sono stati eseguiti in Italia, Francia, Colombia, Cuba e U.S.A.
La serata all’Auditorium di Sezze è stata impreziosita anche dal chitarrista classico Fabio Morosillo, ancora più emozionato di suonare proprio nel suo paese.
Il successo ottenuto da Francesco Ruggiero con l’Orchestra Giovanile dei Monti Lepini verrà a breve replicato nel castello di Itri, la sera del 22 Settembre, ad un mese di distanza da quel concerto.
Lì si esibirà col suo gruppo, lo Shining Quartet, composto dal violinista Mario Rahi, da Giuseppe Gentile al clarinetto e da Gabriele Bassi al violoncello
Il repertorio proposto spazierà dalla musica popolare del mondo a quella celebre da film.
Abbiamo incontrato il compositore e direttore d’orchestra Francesco Ruggiero proprio alla vigilia del concerto a Itri il prossimo 22 Settembre.
All’Auditorium di Sezze il 23 Agosto è stata la tua prima volta in pubblico come Direttore d’Orchestra.
Cosa hai provato?”
«Si, a parte dirigere le cose che ho scritto in altre occasioni, la serata è stata davvero speciale.
Ero davvero molto emozionato e molto contento.
Peccato che facesse così caldo.
Suonare in quelle condizioni è stato davvero difficile…».
Che emozione ti fa dirigere anche la musica che hai scritto tu?”
«Bella.
Ad un certo punto, avendo dimenticato in camerino lo spartito, sono andato a braccio.
Ed infatti non è andata proprio benissimo…».
Come si fa con una semplice bacchetta a creare un’armonia con così tanti strumenti?
«Con una mano dai il tempo, solfeggi, con l’altra, orchestri.
E poi, più è brava è l’orchestra, più semplice diventa il mio lavoro.
Ed io sono fortunato perché i miei musicisti sono tutti bravissimi».
Hai studiato con due mostri sacri della musica per il cinema, Nicola Piovani e Luis Bacalov.
Che ricordi hai di quel periodo?”
«Bellissimi.
Nicola Piovani teneva le sue lezioni all’Accademia Chigiana di Siena, mentre Bacalov al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.
Una bellissima esperienza, che mi ha dato tanto».
E poi a Bacalov avete fatto un omaggio improvvisando la celebre aria tratta da “Il Postino”…
«Sì, è stato molto emozionante.
E poi, il violinista è stato bravissimo».
Hai lavorato anche per il cinema e per il teatro.
Cosa preferisci?
«Per me l’importante è la musica, non conta dove o per cosa, ma solo questo…».
Progetti per il futuro?
«Continuare a studiare e a fare musica.
E, con l’Orchestra giovanile dei Monti Lepini, faremo una serie di concerti.
Nel frattempo, col mio quartetto, lo Shining Quartet, il 22 Settembre al Castello di Itri terremo una serata molto particolare, con musica popolare e da film, a cui siete tutti invitati».
Marianna Parlapiano
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